Due polarità sinergiche, l'una didattica, l'altra dedicata allo sport; al centro, come elemento di connessione, un parco pubblico costituito da una sequenza di spazi verdi e play-ground.
Inizieranno nel 2023 i lavori per il nuovo polo scolastico e sportivo San Fermo a Varese, frutto del concorso ad inviti promosso dal Comune di Varese - tra gli enti locali beneficiari dei contributi ministeriali destinati alla rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale - per la riqualificazione del parco e polo scolastico Don Rimoldi, che prevede la realizzazione di una scuola primaria, di una secondaria di primo livello e una piastra sportiva che comprende una palestra d'arrampicata, spogliatoi e campi da calcio.
Tra le proposte presentate, provenienti da alcuni dei migliori studi di architettura italiani in materia di edilizia scolastica invitati a partecipare, ad avere la meglio è stata quella del duo torinese di Archisbang e BDR Bureau, con un progetto che identifica il potenziale educativo proprio nel rapporto tra il plesso scolastico e il parco circostante.
La scuola, concepita come un sistema di padiglioni articolati attorno a una corte centrale e tenuti insieme da un anello connettivo che regola l'apertura degli spazi e definisce, al contempo, i diversi gradi di condivisione con la cittadinanza, viene così collocata al centro dello spazio verde che, a sua volta, conserva gli alberi esistenti, in un disegno urbano complessivo che valorizza la qualità paesaggistica.
I lavori, la cui fine è prevista per il 2026, saranno accompagnati da un processo di consultazione con le scuole e la cittadinanza per arricchire il concept iniziale, con la volontà di dare vita a un progetto condiviso.
Le scelte architettoniche rispecchiano la volontà di evidenziare a prima vista le funzioni pubbliche e semipubbliche. La struttura ad anello si mostra quindi leggera e visivamente permeabile, contrapposta al linguaggio più massivo dei padiglioni, entrambi di pianta quadrata, che ospiteranno la scuola primaria IV Novembre e quella secondaria di primo grado Don Rimoldi.
Al piano terra trovano posto le funzioni collettive e laboratoriali, mentre le aule si caratterizzano per la presenza di grandi vetrate, logge e terrazzi verso il parco, così da creare continuità tra interno ed esterno.
Una scelta, questa, dettata dai principi di sostenibilità, in linea con l'adozione di una struttura mista in legno e calcestruzzo, attenta sia agli aspetti ambientali che a quelli economici, con finiture esterne in intonaco grezzo, pannelli di alluminio e pavimentazione in porfido rosa locale, che contribuisce alla definizione di un'architettura tanto semplice quanto attenta al genius loci.