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13 luglio 2015

Archi Depot Tokyo - Milano, dal 10/7 al 19/7

Modelli architettonici di 40 progettisti giapponesi.

In mostra i modelli architettonici di 40 grandi progettisti giapponesi rappresentano lo spirito più profondo di una cultura architettonica viva tra avanguardia e memoria. La Fondazione Archi Depot (Organizzazione per la preservazione della cultura dell’architettura) è stata istituita nel 2015 per preservare modelli e disegni della cultura architettonica giapponese. Lo scopo principale della fondazione è quello di conservare e mostrare al pubblico i modelli architettonici che, ancora oggi, svolgono un ruolo importante nel trasmettere a un vasto pubblico la visione e il pensiero degli architetti.
Negli studi di architettura, i modelli realizzati a mano rappresentano preziosi strumenti di elaborazione del pensiero, divenendo la concreta e personalissima testimonianza del processo compositivo di ogni progettista. La Fondazione Archi Depot darà vita a un proprio museo, uno spazio comune ideale per preservare e gestire i modelli architettonici realizzati dai progettisti giapponesi. L’associazione si pone inoltre l’obiettivo di organizzare attività per stimolare – attraverso l’esposizione di questi modelli – la comprensione del rapporto tra architettura e ambienti urbani o naturali, e del valore dell’architettura nelle comunità locali.
La mostra di Archi Depot alla Triennale costituisce il primo passo in questa direzione. Il progetto dell’esposizione – con l'art direction di Setsu ITO & Shinobu ITO dello STUDIO I.T.O. DESIGN – rispecchia i principi e le caratteristiche del museo archivio Archi Depot di prossima apertura a Tennnoz a Tokyo.
Attraverso i modelli di una grande varietà di architetti giapponesi, tra cui Kengo Kuma, Tetsuo Furuichi, Shigeru Ban, Koh Kitayama, Riken Yamamoto e ponendo al centro della mostra le opere delle giovani generazioni, ARCHI DEPOT TOKYO esplora le visioni degli architetti e la magia dell’architettura, aspirando a trasmettere il valore della memoria e della cultura architetturale.

Triennale di Milano
Via Alemagna, 6