Una nuova monografia di Forma Edizioni ripercorre la carriera dello studio.
Fondato nei primi anni Duemila a Roma da Massimo Alvisi e Junko Kirimoto, lo studio coniuga sensibilità italiana e giapponese in un approccio progettuale che intreccia rigore metodologico e sperimentazione, un unicum nel panorama architettonico contemporaneo. In vent’anni di attività, Alvisi Kirimoto ha realizzato opere che spaziano dall’architettura all’urbanistica, dagli interni al design, privilegiando il dialogo con la natura e l’attenzione ai temi sociali. Vincitore di premi e riconoscimenti internazionali, lo studio si distingue per una progettualità che unisce rispetto per il contesto e ricerca dell’essenzialità, costruendo spazi pensati per evolversi nel tempo.
“Questa monografia è pensata per trasmettere il nostro approccio progettuale a un pubblico ampio e diversificato. Non si tratta solo di documentare i nostri lavori, ma di offrire uno spunto di riflessione su come concepiamo l’architettura; ogni progetto, dal più vecchio al più recente, racconta un processo che, andando oltre il mero aspetto materico dell’architettura, risponde alle esigenze del contesto e delle persone che vivono il luogo. Le nostre architetture sono pensate per durare nel tempo e per trasformarsi in armonia con l’ambiente e le persone che le abitano”
– racconta Massimo Alvisi, co-fondatore dello studio
Il volume presenta i progetti più noti e iconici di Alvisi Kirimoto tra cui l’edificio direzionale Molino Casillo e il Teatro Comunale di Corato (2012), l’Affordable Housing di Viale Giulini (2020) in Puglia, gli Uffici Direzionali a Chicago (2018), la Cantina Podernuovo a Palazzone (2013) e l’Accademia della Musica ABF "Franco Corelli" di Camerino (2020); insieme a quelli più recenti come il padiglione universitario LUISS “The Dome” a Roma (2022), Villa K nel Nord Italia (2022) e Villa S in Sardegna (2023), l’allestimento “Rivoluzione Vedova” al M9 - Museo del ’900 di Venezia Mestre (2023) e il museo “Spazio Antonioni” dedicato a Michelangelo Antonioni, a Ferrara (2024). A chiudere, lavori inediti come la Tenuta Stampino in Liguria e il Centro Direzionale Nexum a Roma, attualmente in corso, offrono uno sguardo esclusivo sulle future realizzazioni firmate dallo studio. Ogni progetto è illustrato attraverso schede dettagliate che includono informazioni tecniche, testi analitici a cura di Valerio Paolo Mosco e un ricco apparato iconografico composto da fotografie e disegni, che permettono a chi legge di cogliere ogni aspetto del processo creativo e costruttivo, offrendo una visione completa e immersiva delle opere.
La scelta dell’edizione in doppia lingua (italiano e inglese) con testo a fronte, amplia l’accessibilità del volume, rendendolo un ponte culturale tra il contesto italiano e il panorama internazionale, rivolto a un pubblico eterogeneo di professionisti, studenti e semplici appassionati di architettura.
Attraverso un’attenta selezione di progetti, la monografia ripercorre la storia dello studio, presentandone metodi e processi volti a valorizzare lo spazio in un misurato equilibrio di semplicità ed eleganza, chiarezza e bellezza.