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Alla Triennale di Milano una mostra su Gio Ponti

Eclettico, versatile, eterogeneo: il maestro indiscusso del Modernismo italiano Gio Ponti è protagonista di una mostra monografica che sarà inaugurata presso la Triennale di Milano il 6 maggio 2011. La celebre fondazione culturale rievoca, in “Espressioni di Gio Ponti”, le articolate tappe della carriera dell’architetto italiano: attraverso 250 tra schizzi, disegni, dipinti,modelli, ceramiche, maioliche, scritti, viene delineata la complessa creatività di un artista globale. Grazie al meticoloso lavoro di Germano Celant ed alla collaborazione con Gio Ponti Archives, l’esposizione rievoca infatti l’inventore meneghino, impegnato nelle multiformi espressioni del lavoro professionale: dalla progettazione di opere civili, alle prove nella scultura, alle sperimentazioni condotte nell’interior design sino ai campioni pittorici raccolti in numerosi musei ed enti. Scale diverse e l’obiettivo di un’opera d’arte totale descrivono sinteticamente l’attività sessantennale e la dinamicità dell’operato pontiano, senza dimenticare che il termine globale a lui prima attribuito è anche indice di una raggiunta notorietà internazionale. Il maestro di origini lombarde è infatti uno dei primi architetti di inizio novecento ad aver costruito nel panorama internazionale: New York, Denver, Hong Kong, San Paolo, Bagdad e Caracas sono alcune delle città extraeuropee in cui Gio Ponti ha realizzato edifici e complessi di differente tipologia. Nella mostra, i cui allestimenti sono dello Studio Cerri & Associati, sono infatti presentati l’auditorium del Life & Time Building di New York (1959), il Denver Art Museum (1971), l’Istituto Italiano di Cultura a Stoccolma (1954), la cattedrale di Los Angeles, e i lavori più noti su suolo nazionale: la Cattedrale della Grande Madre di Taranto, il Palazzo Montecatini di Milano (1936), il Grattacielo Pirelli (1956), la Chiesa per l’Ospedale San Carlo (1961). La Triennale di Milano offre dunque una sorta di "promenade architectural" che esplora le ragioni e il valore della celebre affermazione di Ponti: “Non è il cemento, non è il legno, non è la pietra, non è l’acciaio, non è il vetro l’elemento più resistente. Il materiale più resistente nell’edilizia è l’arte.” "Espressioni di Gio Ponti" 6 – 24 maggio 2011 presso la Triennale di Milano, via Alemagna 6, Milano