I progetti e le realizzazioni esposti nel volume “ABDR: technology and beyond. La creatività come risorsa”, pubblicato da Franco Angeli e curato da Filippo Angelucci e Domenico Potenza, rappresentano uno spaccato dell’ultimo decennio di attività dello studio romano ABDR. Il testo diviene significativa testimonianza dell’ormai raggiunta capacità di restituire concretezza al progetto con la messa in valore della sua dimensione costruttiva, che ne esprime l’esito più qualificato. Il percorso proposto mostra un vasto processo di ricomposizione delle conoscenze costruttive, tecniche ed estetiche, riportano il progetto al suo ruolo essenziale nella prefigurazione dello spazio costruito, attraversando tutti i livelli della sua organizzazione tecnica: come tessere di un complesso mosaico da riordinare e svelare. La prassi progettuale del celebre gruppo costituito da Maria Laura Arlotti, Michele Beccu, Paolo Desideri e Filippo Raimondo, integra il fare artigianale e i materiali della produzione industriale, pratiche consolidate e tecniche innovative. Le tecniche non sono mai subite da ABDR ma sono sempre reinterpretate e ricondotte ad un dialogo coerente con le ragioni e le finalità dell’opera. Una ricerca capace di controllare il complesso rapporto tra architettura ed engineering dove l’apparato tecnico è strettamente connesso alla forma architettonica.