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A Torino grandi architetti per la Biennale della Democrazia

La Biennale della Democrazia, in programma a Torino dal 13 al 17 aprile 2011, è un’occasione per discutere dal “cucchiaio alla città”, per approfondire i temi di una progettazione integrale e omnicomprensiva. Democratico è la modalità con cui vengono approfonditi i molteplici aspetti del mondo architettonico, dalla “macro” scala della città, alla dimensione intermedia dell’intervento e del costruito, per toccare infine il “micro” del design e degli oggetti di uso quotidiano. Ma il democratico del provocatorio slogan non è semplice sinonimo di multiscalarità, di apertura alle differenti sfere di azione del settore: l’attenzione del convegno è legata a dimostrare come l’architetto possa contribuire alla diffusione di una cultura articolata che sia a beneficio di tutti e rispettosa dell’ambiente. A raccontare obiettivi, esempi, modelli e a discutere di metodi e procedimenti, grandi nomi del panorama internazionale: Rem Koolhaas, Mario Cucinella, Riccardo Vannucci e Reena Tiwari sono i protagonisti incaricati di esaminare i motivi individuati dalla manifestazione culturale piemontese alla sua seconda edizione. Due sono gli appuntamenti imperdibili all’interno dell’articolato calendario della Biennale della Democrazia: -Lectio magistralis di Rem Koolhaas Venerdì 15 aprile ore 18.30 al Teatro Carignano – piazza Carignano 6, Torino Ad introdurre l’architetto olandese, noto per la teorizzazione dello “spazio pubblico” e per la realizzazione di opere dal forte carattere urbano, sarà il critico Manfredo di Robilant. Rem Koolhaas riflette sul possibile ruolo dell’architettura di fronte alla perdita di senso e alla crisi dello spazio pubblico nella metropoli contemporanea, sulla relazione tra sistema politico e forma urbana, sulla struttura delle nascenti megalopoli mondiali. -Architettura per pochi, architettura per tutti Sabato 16 aprile ore 14.30, Sala Intesa  Sanpaolo Conferenza di Mario Cucinella, Riccardo Vannucci e Reena Tiwari Il più grande esperto nazionale in tema di sostenibilità e ricerca tecnologica, una urbanista di origini indiani ed un architetto italiano impegnato nei territori dell’Africa e del Medio Oriente, discutono del processo di partecipazione alla progettazione e alla costruzione di un edificio. I differenti punti di vista consentono di sintetizzare con notevole efficacia le metodologie operative nelle svariate realtà internazionali.