A Singapore sboccia l'ArtScience Museum di Safdie Architects

Un fiore che si schiude sulle acque della marina di Singapore con dieci petali di lunghezza diversa, più o meno aperti. Bianchi, lucenti, formano una raggiera insolita e ciascuno è sostenuto da uno stelo esile e corto conficcato nella banchina della nuova urbanizzazione della metropoli orientale. La sagoma floreale descritta, che ricorda un loto, non appartiene ad un elemento naturale ma piuttosto al profilo dell’ArtScience Museum di Safdie Architects, un complesso morfologicamente singolare inaugurato nel febbraio 2011. La corolla lattea dell’edificio è irrorata dal programma funzionale, popolata dalle numerose gallerie distribuite sui differenti livelli, arricchita da lucernari collocati sull’apice di ciascuno dei dieci elementi immobilizzati nella configurazione scelta dai progettisti americani. Il pistillo è invece un elemento circolare piano, un disco dotato di un occhiello centrale:  raccoglie l’acqua piovana che scivola sulle pareti inclinate, rivestite in materiale polimerico fibro-rinforzato, e genera una cascata di 35 metri che alimenta il laghetto artificiale sottostante. La metafora mutuata dall’universo ambientale prende forma in questo complesso culturale dinamico, simbolo della stretta relazione che intercorre tra Arte e Scienza. In termini strutturali, la concretizzazione dell’idea si declina in una sfida costruttiva di notevole complessità che il gruppo di progettazione americano Safdie Architects ha risolto grazie all’apporto ingegneristico di Arup & Partners. Enormi gusci reticolari in acciaio creano i profili dei petali asimmetrici, innalzati fino a raggiungere 60 metri e sospesi nell’atmosfera della Marina Bay Sands. Circondato e immerso in uno stagno di ninfee di 4.000 mq di superficie, l’ArtScience Museum a Singapore si impone come una figura simbolica ottenuta dalla geometria delle pseudo sfere di raggio variabile, con il risultato di un’architettura iconica che mira ad elevarsi a simbolo per cittadini e turisti.