Una scuola immersa nel verde, che prende spunto dal tessuto urbano, tipicamente costituito da stradine, slarghi e piazze. La scuola è destinata a sostituire, con un unico complesso, le scuole d'infanzia ed elementari di Torretta, Sant'Elia e Gignano, seriamente danneggiate dal sisma del 2009. Il riferimento per la nuova architettura è la civiltà agro-pastorale: i muri a secco, i terrazzamenti, i recinti e le architetture rurali sobrie e razionali. Inoltre, la forma dell'architettura nasce dalla conformazione del suolo. Il complesso scolastico, mediante puntuali operazioni di rimodellazione del suolo si adegua alle condizioni del luogo: alla topografia, alle classi di pendenza, all'orientamento eliotermico, alle visuali, alle condizioni di accessibilità. Il progetto prevede anche un'ampia piazza modellata da rampe e da cordonate, un luogo pubblico destinato alla comunità. A caratterizzare il progetto è proprio un sistema di spazi aperti, pensati per accogliere e per mettere in relazione le diversi parti del complesso: la scuola materna, la scuola elementare, i servizi collettivi, la mensa e la palestra. Gli spazi interni come slarghi, piazze e strade . All'interno, spazi articolati sono pensati per favorire l'apprendimento e per stimolare le esperienze formative individuali, di coppia, di gruppo e in generale della comunità, studentesca e non, che frequenterà gli spazi. Nella conformazione planimetrica ed architettonica vengono fusi insieme due diversi modelli organizzativi: il modello fondato sul sistema ad aula con giardino e modello dei cluster. «Con l'obiettivo di rimuovere rigidezze e separazioni – scrivono i progettisti - le due impostazioni si collegano, accostandosi l'un l'altra, integrandosi in un unico sistema articolato, aperto, dinamico, vivace, assimilabile spazialmente ad un tessuto urbano, fatto di slarghi, piazze, strade, giardini e stanze. Una concezione in cui luoghi e spazi convergono in un virtuale luogo centrale: la promenade architecturale che si distende lungo la direttrice maggiore, dal quale si diramano diverticoli e appendici (visualmente e fisicamente connessi l'un l'altro) dove le diverse attività (individuali e di gruppo), possono, in una condizione spaziale dinamica e fortemente differenziata, assicurare la pluralità dei momenti d'apprendimento della scuola».