NOTIZIE

29 ottobre 2019

A L'Aquila la scuola post-sisma ispirata al tessuto urbano

È la cordata guidata da Luigi Franciosini , architetto e professore alla facoltà di Architettura dell'Università Roma Tre , ad aggiudicarsi il concorso internazionale di progettazione che il Comune dell'Aquila aveva bandito, sulla piattaforma Concorrimi dell'Ordine degli Architetti di Milano, per realizzare una nuova scuola in località Gignano.

Una scuola immersa nel verde, che prende spunto dal tessuto urbano, tipicamente costituito da stradine, slarghi e piazze. La scuola è destinata a sostituire, con un unico complesso, le scuole d'infanzia ed elementari di Torretta, Sant'Elia e Gignano, seriamente danneggiate dal sisma del 2009. Il riferimento per la nuova architettura è la  civiltà agro-pastorale: i muri a secco, i terrazzamenti, i recinti e le architetture rurali sobrie e razionali. Inoltre, la forma dell'architettura nasce dalla conformazione del suolo. Il complesso scolastico, mediante puntuali operazioni di rimodellazione del suolo si adegua alle condizioni del luogo: alla topografia, alle classi di pendenza, all'orientamento eliotermico, alle visuali, alle condizioni di accessibilità. Il progetto prevede anche un'ampia piazza modellata da rampe e da cordonate, un luogo pubblico destinato alla comunità. A caratterizzare il progetto è proprio un sistema di spazi aperti, pensati per accogliere e per mettere in relazione le diversi parti del complesso: la scuola materna, la scuola elementare, i servizi collettivi, la mensa e la palestra. Gli spazi interni come slarghi, piazze e strade . All'interno, spazi articolati sono pensati per favorire l'apprendimento e per stimolare le esperienze formative individuali, di coppia, di gruppo e in generale della comunità, studentesca e non, che frequenterà gli spazi. Nella conformazione planimetrica ed architettonica vengono fusi insieme due diversi modelli organizzativi: il modello fondato sul sistema ad aula con giardino e modello dei cluster. «Con l'obiettivo di rimuovere rigidezze e separazioni – scrivono i progettisti - le due impostazioni si collegano, accostandosi l'un l'altra, integrandosi in un unico sistema articolato, aperto, dinamico, vivace, assimilabile spazialmente ad un tessuto urbano, fatto di slarghi, piazze, strade, giardini e stanze. Una concezione in cui luoghi e spazi convergono in un virtuale luogo centrale: la promenade architecturale che si distende lungo la direttrice maggiore, dal quale si diramano diverticoli e appendici (visualmente e fisicamente connessi l'un l'altro) dove le diverse attività (individuali e di gruppo), possono, in una condizione spaziale dinamica e fortemente differenziata, assicurare la pluralità dei momenti d'apprendimento della scuola».