"100 ITALIAN STORIES FOR FUTURE BUILDING" è un volume all'interno del quale si raccontano cento realtà italiane della filiera edilizia - dalle imprese ai centri di ricerca alle università - che, mediante l'innovazione e la sostenibilità, si preparano ad affrontare le sfide del futuro. Un progetto promosso da Symbola, Fondazione per le qualità italiane, con la partecipazione di Fassa Bortolo e della Triennale di Milano, nella figura dell'architetto e presidente Stefano Boeri.
In questi anni la filiera dell’edilizia è stato il settore più colpito dalla crisi: dal 2008 si sono persi circa 600mila posti di lavoro. Per rilanciare il mercato interno e l’occupazione non si può ripartire dalla vecchia edilizia senza qualità e da un uso indiscriminato del suolo. Bisogna puntare verso quella Nuova Edilizia che è già in marcia e che incrocia le sfide della sicurezza antisismica, dell’efficienza energetica, della riqualificazione e rigenerazione urbana.
Negli ultimi anni in Italia sono stati attivati incentivi fiscali che mirano a sostenere la riqualificazione nel comparto immobiliare. Al consolidato Ecobonus (credito di imposta per ristrutturazioni e bonus per efficienza energetica) si sono aggiunti il “Sismabonus” e il “Bonus Verde”. Nel 2017 gli incentivi per le ristrutturazioni hanno prodotto più di 28 miliardi di investimenti attivando oltre 418 mila posti di lavoro tra diretti e indotto.
Nel nostro Paese il patrimonio immobiliare vale quasi il quadruplo del Pil ma il suo deterioramento e la sua vetustà ne causa la svalutazione. Nel 2017 gli investimenti in manutenzione straordinaria sono stati pari a 87,6 miliardi di euro, a fronte dei 41,4 miliardi spesi per nuove costruzioni. Su un valore totale della produzione nelle costruzioni di 167,1 miliardi di euro, il 74,2%, pari a 124 miliardi, sono dovuti al recupero edilizio (manutenzione ordinaria e straordinaria).
Come evidenzia il rapporto “Una nuova edilizia contro la crisi”, realizzato nel 2017 da Fondazione Symbola in collaborazione con il Cresme, in media le abitazioni ristrutturate hanno un valore superiore del 29% rispetto a quelle non ristrutturate e un prezzo superiore anche rispetto alle abitazioni di nuova costruzione. Se tutte le abitazioni offerte fossero riqualificate, il valore del patrimonio edilizio residenziale in offerta sul mercato sarebbe rivalutato di 20 miliardi di euro.
Migliorare materiali e prestazioni risulta indispensabile per ottimizzare gli interventi, così come agire sulla formazione degli operatori sui temi del green building. In futuro, infatti, più che consumare energia, i nostri edifici la produrranno, rendendosi attivi e autosufficienti.
Le imprese lo hanno capito: tra 2014 e 2017 le aziende del settore costruzioni che hanno investito in prodotti e tecnologie green sono state oltre 34.000, il 20,8% del totale delle imprese. L’Italia è l’unico, fra i big europei, ad aver aumentato tra il 2012 e il 2016 il numero di richieste di marchio UE nel settore “materiali da costruzione” con un +7,3%; contro -13,4% della Germania e -37,7% della Francia.
Paolo Fassa, presidente Fassa Bortolo, afferma “Come Imprenditore mi sono identificato in questo modello e ho deciso di sostenere iniziative come quella di 100 Italian Stories for future Building, per contribuire a dare voce al mondo dell’edilizia attraverso il racconto di 100 realtà della filiera, che mediante l’innovazione sfidano lo sviluppo. Il tema della riqualificazione emerge da questa iniziativa editoriale come elemento di sfida del futuro in cui queste 100 eccellenze del mondo dell’edilizia rappresentano quel pezzo del nostro paese che è impegnato a dare energia alla parte imprenditoriale, mescolando il saper fare con la bellezza, la sostenibilità con la qualità.”
"Questo progetto è nato con l'intento di cercare un futuro nell'Italia che già esiste. Agire sul nostro patrimonio immobiliare è fondamentale, in quanto fa parte dell'identità propria del Paese. Le città e il costruito sono il cuore emotivo dell'Italia da sempre" aggiunge Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola "parafrasando quello che una volta disse Clinton in riferimento agli Stati Uniti mi sento di affermare che non c'è nulla di sbagliato in Italia che non possa essere corretto con quanto ci sia già di giusto in Italia".
Andando poi ad approfondire sul progetto "si è cercato di costruire tramite le diverse tessere il puzzle dell'Italia che funziona. Il processo che noi indichiamo è un processo che è già in opera ma che va rafforzato e sostenuto" prosegue Domenico Sturabotti, Direttore della Fodazione Symbola.
Marco Dettori, presidente Assimpredil Ance Milano afferma che "c'è una propensione verso la ricerca e l'investimento per poter intercettare al meglio la domanda da parte delle imprese italiane. Stimoli forniti anche dalla situazione di precarietà in cui si è ritrovato il settore edile. Il salto di qualità oggi si può fare perchè vi è una diversa coscienza anche da parte delle associazioni al quale però non corrisponde l'attività delle lobby e la volontà politica, sopratutto da un punto di vista delle strategie industriali".
"L'Italia è un po' come la figura mitologica di Anteo, che quando perde il contatto con il proprio passato, con le proprie radici, perde la sua identità. La prima cosa da fare è partire da quello che abbiamo senza porsi delle visioni così astratte che non permettano un inserimento all'interno della realtà italiana. Lo sforzo di Symbola è fornire delle realtà che permettano di porre le basi per poter ricostruire un nostro posto nel mondo, affrontando gli ostacoli ma senza perdere la nostra anima" conclude Ermete Realacci.
I PROTAGONISTI
Queste 100 eccellenze rappresentano un’Italia in grado di stare al passo con l’innovazione, mescolando il saper fare con la bellezza – che è anche solidità e utilità – la sostenibilità e la qualità. Ci sono imprese grandi e piccole, centri di ricerca e agenzie.
I protagonisti di “100 Italian Stories for future Building” si occupano dalla progettazione a tutto campo ai materiali, dalla realizzazione degli interventi strutturali all’impiantistica, dai servizi integrati alle finiture. In questo contesto il “verde”, da valore estetico, diventa anche parte integrante della costruzione e alleato per il risparmio energetico.