Strategie di mitigazione e di adattamento per edifici “resilienti”

Il settore delle costruzioni è ad oggi uno dei principali responsabili dell’emissione di gas serra (38% delle emissioni globali di CO2 legate all'energia - GlobalABC, 2020) ed ha raggiunto nel 2019 il livello più alto di emissioni di CO2 mai registrato.
In parallelo, il numero di eventi meteorologici estremi è aumentato di oltre il 250% dal periodo tra il 1980 e il 2013 e questa tendenza al rialzo è sempre più marcata nel recente periodo. Il fatto che tra le 100 città in più rapida crescita al mondo, più di ottanta siano a rischio estremo a causa del cambiamento climatico, comporterà un costo anche dal punto di vista umano. Una recente ricerca condotta dall’Urban Climate Change Research Network (UCCRN) ha evidenziato che entro il 2050, aree abitate da oltre 800 milioni di persone saranno vulnerabili a fenomeni climatici estremi, quali l'innalzamento del livello del mare, prolungate ondate di calore (tutti gli edifici, anche quelli che non sono a rischio di allagamento o danni causati da altri disastri naturali, corrono rischi legati al riscaldamento climatico a lungo termine) e periodi di siccità, incremento delle temperature medie, tempeste, etc. L’anno in corso sta confermando questa tendenza, anche a scala nazionale, e stiamo già sperimentando un effetto sulle condizioni di vita e un aumento dei danni causati da eventi meteorologici estremi.
(..)
Pubblicato su Modulo 438, settembre 2022