Rivestimenti autopulenti e intelligenti

L’integrazione dei materiali nanotecnologici a funzionamento fotocatalitico per impieghi edilizi ed architettonici ha avuto inizio già alcuni decenni fa, anche se è proprio a partire dagli anni duemila che si è assistito ad una maggiore diffusione di materiali di rivestimento caratterizzati da superfici funzionalizzate ad hoc con impieghi dei più svariati. Il principio di funzionamento di questi materiali si basa sulla presenza di particelle di biossido di titanio di dimensione nanometrica al proprio interno, le quali da un lato agiscono come fotocatalizzatore, essendo in grado di decomporre molte molecole nocive presenti sia negli ambienti esterni che interni in sottoparti progressivamente più piccole (sfruttando l’energia luminosa nello spettro UV e visibile), dall’altro invece conferiscono alla superficie interessata una particolare proprietà fisica, la superidrofilia. 
nanotecnologie
Pubblicato su Modulo 394, maggio 2015