MANENS - Padova da oltre 50 anni

Sedi: Padova - Verona - Bari - Arabia Saudita - Serbia - Romania
Manens S.p.A è oggi una tra le prime 15 società di Ingegneria in Italia, con un fatturato annuo di circa 40 milioni di euro e 400 collaboratori distribuiti tra le sedi italiane di Padova, Verona e Bari e tre Branch estere in Arabia Saudita, Serbia e Romania. La storia della società fonda le sue radici nell’Università di Padova ormai 55 anni fa e durante il suo sviluppo ha sempre mantenuto un approccio e un’attenzione continua all’innovazione e alla ricerca, proponendo soluzioni progettuali sempre in linea con le esigenze del tempo e proiettate nel futuro.

La struttura attuale di Manens è frutto di progressive integrazioni e fusioni, che hanno determinato contestualmente un ampliamento dei settori di interesse e delle specializzazioni.
Oggi la società opera in vari settori dell’edilizia, con competenze specifiche in tutti gli ambiti: dall’architettura alle strutture e impianti tecnologici, fino alla Building Physics.
Tuttavia, l’edilizia sanitaria è stata ambito d’interesse per la società fin dalle sue origini e ha sempre rappresentato il core business di Manens. La grande esperienza in ambito progettuale maturata negli anni e le numerose opere realizzate in Italia e all’estero hanno consentito di acquisire competenze specifiche sia dal punto di vista degli aspetti organizzativi, funzionali e tecnologici, ma anche di quelli di gestione e manutenzione delle strutture ospedaliere nel loro ciclo di vita.
Manens ha partecipato alla realizzazione di alcuni tra i più rilevanti interventi di edilizia sanitaria in Italia degli ultimi anni: il nuovo Ospedale dell’Angelo di Mestre-Venezia, che rappresenta uno degli ospedali più belli e iconici costruiti in Europa; il Polo Chirurgico “Confortini” dell’Ospedale Borgo Trento di Verona, che con un blocco operatorio di 33 sale costituisce uno dei più grandi e attrezzati complessi chirurgici in Europa; l’ampliamento e la completa riqualificazione di una delle eccellenze sanitarie italiane, il Niguarda Ca’ Granda a Milano; e ancora il nuovo ospedale dell’Alto Vicentino, di Monselice (Padova), di Fermo, di Monopoli-Fasano, di Cisanello-Pisa e tanti altri ancora.
Le competenze di Manens si sono affermate anche all’estero e oggi la Società sta sviluppando progetti di grandi dimensioni in Medio Oriente, in Kazakistan e in Romania.
In particolare, in Arabia Saudita la società è impegnata nelle attività di project & construction management di due Medical Cities: due interventi che si estendono su una superficie di circa 2,5 kmq ciascuno, per un valore di investimento ognuno di circa 3 miliardi di dollari. I due poli ospedalieri costituiranno due centri all’avanguardia sia dal punto di vista delle soluzioni tecnologiche che delle attrezzature medicali e strumentazioni di diagnostica e cura.

"Il nostro approccio progettuale è caratterizzato dalla stretta integrazione tra Architettura -Tecnologia- Ambiente, laddove il complesso edilizio non è più visto come un mero contenitore passivo di impianti e tecnologie, ma un organismo unitario in cui ogni elemento costruttivo partecipa attivamente alle prestazioni finali, dando concretezza al concetto di sistema integrato.
Nella nostra visione la struttura ospedaliera è una grande fabbrica che racchiude una complessità di funzioni e attrezzature medicali in continuo mutamento. L’obiettivo che ci poniamo è quindi quello di progettare opere che siano durevoli e solide ma allo stesso tempo flessibili e rimodellabili nel tempo, per consentire il continuo rinnovamento determinato dall’avanzamento scientifico e tecnologico.
In quest’ottica la struttura ospedaliera è vista come una composizione volumetrica articolata, con forme geometriche semplici, regolari e modulari, che consentono una libertà di definizione puntuale dei singoli reparti. Allo stesso modo, la linearità, la chiarezza e la segregazione dei percorsi distributivi dedicati ai degenti, visitatori, operatori sanitari, personale di manutenzione e merci, consentiranno un’organizzazione e una gestione efficiente e soprattutto sicura - rispetto ai rischi di contaminazione e infezione - del complesso ospedaliero. Infine, lo stesso concetto di adattabilità applicato agli spazi deve potersi replicare anche all’organizzazione delle infrastrutture impiantistiche: l’architettura degli impianti deve essere strutturata in modo da consentire sia il rinnovamento tecnologico, sia la riconfigurazione degli spazi in termini di destinazione d’uso. Altro aspetto fondamentale nella visione Manens di progettazione in ambito sanitario riguarda il lighting. Lo studio della luce è un tema centrale per garantire il benessere degli utenti – siano essi pazienti o operatori sanitari. In questo senso, lo studio delle facciate, il rapporto con l’esterno, la scelta dei colori, diventano strumenti per realizzare condizioni di comfort, fino ad acquisire una valenza terapeutica. Infine, la sostenibilità: per Manens tale concetto rappresenta l’asse portante dell’intero progetto. Esso non riguarda solo l’aspetto energetico, ma considera in un senso più ampio il contesto di inserimento dell’opera, la scelta delle diverse tecnologie costruttive, dei materiali valutati del loro ciclo completo di vita, fino allo studio dell’organizzazione del cantiere.
Pubblicato su Modulo 443 - Giugno 2023
Progettisti