Frontalini di balconi in calcestruzzo con fenomeni ossidativi. Viene presentata anche un’immagine che mostra una delle soluzioni impiegate.
Il fenomeno è tipico di edifici realizzati negli anni 60 e 70, ma si ripropone puntualmente anche oggi quando non vengono rispettati i dettami di quanto indicato nella UNI EN 206-1 e ripreso nella UNI 11104 e non viene progettato in modo corretto un balcone.
Infatti:
• il ridotto spessore del copriferro, accompagnato da un calcestruzzo molto poroso, porta l’ovvia conseguenza del conosciuto fenomeno della carbonatazione con esposizione dell’armatura alla potenziale corrosione (l’anidride carbonica permeata nel calcestruzzo reagisce con l’idrossido di calcio e abbassa il PH di quest’ultimo che non rimane più protetto). Tale fenomeno è legato sia a una non corretta progettazione del mix design sia a errori durante la fase di esecuzione (posizionamento delle barre longitudinale e/o delle staffe) senza rispettare le corrette distanze rispetto al cassero;
• l’assenza di un elemento di tenuta, la perdita di funzionalità di quest’ultimo e/o l’assorbimento di acqua e ossigeno da parte di superfici porose esposte induce la corrosione delle barre di armatura con formazione di ossidi che occupano maggior volume (circa 7 volte rispetto a quello iniziale) e che provocano azioni di compressione e trazione sulla parte superficiale del calcestruzzo (il copriferro) che ne prima si distacca e poi la cade (con evidente pericolo anche per le persone).
Si tenga conto che, nella maggior parte dei casi, anche per edifici di (abbastanza) recente costruzione, l’inserimento di un elemento di tenuta propriamente detto (membrana impermeabile) non è molto usuale. Si preferisce adottare soluzioni meno performanti e con vita utile più ridotta (… poi, alla fine della vita utile, non vengono effettuati i necessari interventi di manutenzione) con conseguenza perdita di funzionalità, anche parziale. Anche la non corretta attenzione ai dettagli (risvolti perimetrale rialzati, connessioni ai bocchettoni, connessioni soglie/pavimentazione corrente, giunti di dilatazione) induce situazioni di debolezza.
Il tutti i casi si ha l’ingresso di acqua che innesca i fenomeni ossidativi sia sui frontalini dei balconi sia in parte corrente.