L’approccio “Whole Life Carbon” come metodologia progettuale per la progressiva decarbonizzazione degli edifici.
Sono note le previsioni sulle gravi conseguenze che il cambiamento climatico avrà nel corso del XXI secolo. L’accordo di Parigi mira a limitare il riscaldamento globale a meno di 2°C con sforzi per circoscriverlo a 1,5°C e questo obiettivo sarà raggiunto solo se le emissioni di carbonio nell’ambiente costruito saranno ridotte drasticamente. A livello globale, il settore dell’edilizia e delle costruzioni è responsabile di circa il 39% delle emissioni di gas a effetto serra (GWP), dove il 28% deriva dal consumo di energia in fase di esercizio (Operational Carbon) del patrimonio edilizio esistente e l’11% deriva dalconsumo di materiali (Embodied Carbon) per le nuove costruzioni e la ristrutturazione di edifici esistenti.
Migliorare l’efficienza energetica nell’edilizia è fondamentale per ridurre l’Operational Carbon, ma non sufficiente per conseguire l’ambizioso obiettivo di neutralità in termini di emissioni di carbonio (Net Zero Carbon) entro il 2050, così come definito nel Green Deal europeo.
Con il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici e l’incremento della quota rinnovabile dell’energia elettrica fornita dalla rete si sta assistendo ad una progressiva riduzione dell’Operational Carbon e sta pertanto diventando sempre più importante prestare attenzione alla riduzione delle emissioni incorporate negli edifici (Embodied Carbon).