Milan Ingegneria è una società di ingegneria in grado di affrontare le attività di progetto con metodo multidisciplinare, sviluppando analisi di fattibilità, ideazione e assistenza alla progettazione e all’appalto, valutazione economica, controllo della realizzazione. In Milan Ingegneria sono presenti tutte le esperienze e le conoscenze acquisite in oltre trent’anni di attività nell’ambito della progettazione e della realizzazione di opere civili, commerciali, industriali e infrastrutturali, sia pubbliche che private, in particolare a supporto degli architetti e delle imprese.
Già con Cattedra nel Master di Specializzazione in Ingegneria Strutturale al Politecnico di Milano, Maurizio Milan dal 2012 è docente di Progettazione Strutturale e tecnica delle costruzioni presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.
Nel corso del 2013 e 2014 è tutor nel “Progetto G124” dell’architetto Piano Senatore nel programma di Rammendo delle Periferie. Nel 2017 viene nominato dal Presidente del Consiglio nel gruppo di lavoro del progetto “Casa Italia”, allo scopo di determinare i criteri di prevenzione e di salvaguardia del patrimonio edilizio e infrastrutturale italiano, con l’obiettivo di ridurre le vittime durante i fenomeni calamitosi naturali e in particolare gli eventi sismici. Nel 1980 Maurizio Milan fonda la Favero & Milan Ingegneria, dalla quale esce nel 2013, avviando la nuova società Milan Ingegneria.
Nel 1983, trentenne, incontra l’Arch. Renzo Piano che iniziava a progettare lo spazio musicale “Il Prometeo” nell’ex Chiesa di San Lorenzo a Venezia. Da quell’incontro nasce un rapporto di fiducia e reciproca stima che continua tutt’oggi tra Renzo Piano e Maurizio Milan che da allora partecipa a molti progetti, in Italia e all’estero, dell’Architetto genovese.
Da quell’esperienza sono passati più di 35 anni, ma la peculiarità di interpretare le esigenze del progettista e fornire valide soluzioni per trasformare un’idea in realizzazione è rimasta negli anni la caratteristica di Maurizio Milan, oggi trasferita in Milan Ingegneria.
Nel 2016 avviene l’ingresso di Massimiliano Milan, dopo un percorso di studi in Francia a Parigi-Cachan all’ENS e negli Stati Uniti a Chicago nella Northwestern University.
Si laurea in ingegneria civile al Politecnico di Milano con il massimo dei voti e condivide con Maurizio passione e attenzione nella ricerca, nell’eccellenza tecnica, nella sperimentazione.
Per Maurizio e Massimiliano Milan la semplificazione non è una scelta, ma una necessità e si applica attraverso una buona conoscenza della materia e un costante aggiornamento tecnologico che consentano risposte coerenti a tutte le soluzioni per l’architettura e l’ingegneria, anche le più complesse.
L’arrivo di Massimiliano, e di molti giovani come lui, hanno portato una ventata di entusiasmo e voglia di fare che ha consentito un nuovo slancio nell’organizzazione, prima fra tutti l’applicazione a tutto campo del Building Information Modeling che diventa lo standard. Questo sistema viene applicato a tutti i progetti, anche quando non richiesto.
Tutti gli ingegneri e gli architetti in ufficio, anche i senior, sono stati formati internamente affinché siano in grado di prendere parte ai progetti in BIM. Milan Ingegneria ha ottenuto certificazione BIM da ICMQ.
Le recenti evoluzioni della tecnologia informatica hanno permesso un maggiore controllo sull’iter rogettuale e la minimizzazione dell’errore.
Un maggiore coordinamento, anche a distanza, delle varie discipline progettuali consente la condivisione in cloud dei modelli. L’approccio al BIM non ha solo migliorato la qualità dei progetti, ma ha aperto molte porte a collaborazioni con team internazionali, con cui riusciamo a dialogare come se fossimo in un’unica stanza.
Sul tema del BIM Milan Ingegneria è stata promotore di un progetto Europeo per l’applicazione del sistema di rilevamento di precisione applicato all’edilizia.
Sono state standardizzate le procedure per ottenere maggiore efficienza nella progettazione e nella gestione dei lavori. I software sono supporti all’ingegnere per ottenere maggiore precisione, approfondimenti e essere sollevato dalle fatiche di routine. Resta insostituibile l’intuizione e l’intelligenza umane nella risoluzione dei problemi.
Purtroppo non siamo ancora riusciti a diventare una società “paper free”, la matita rimane ancora lo strumento più importante, la tecnologia informatica arriva subito dopo.