L’involucro di edifici complessi

Aspetti progettuali e costruttivi
Una delle tendenze odierne negli edifici di nuova costruzione è volta all’ottenimento di un involucro dalle prestazioni variabili: il cosiddetto “adaptive building envelope” o “involucro dinamico”. La realizzazione di un involucro adattivo rappresenta una delle possibili soluzioni per garantire una risposta efficace alle variazioni climatiche esterne e ottenere condizioni ambientali interne ottimali, sia a livello stagionale, sia durante l’arco di una stessa giornata, senza un eccessivo consumo energetico. A tal fine l’involucro di un edificio rappresenta un ambito di sperimentazione particolarmente promettente per quanto concerne l’integrazione con sistemi impiantistici, ad esempio per lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili. Le soluzioni oggi disponibili per la realizzazione di involucri opachi e trasparenti ad altre prestazioni sono molteplici e derivano dall’evoluzione che prodotti e sistemi costruttivi hanno avuto nel corso degli ultimi anni. 
Tra le principali tappe dell’evoluzione delle soluzioni tradizionali verso involucri con prestazioni sempre più elevate e innovative, le più significative sono state: la definizione di nuove tipologie ed assemblaggi di sistemi multistrato di tipo termoisolato, la specializzazione sempre più spinta dei singoli strati e il controllo delle loro prestazioni, lo sviluppo di nuove tipologie di vetro e di coating, il controllo della durabilità e del fabbisogno manutentivo degli strati maggiormente esposti al degrado, la considerazione della sostenibilità e dell’impatto ambientale delle soluzioni, la ricerca di trasparenza e permeabilità verso l’ambiente esterno. In questo scenario, l’innovazione tecnologica ha messo a disposizione nuovi materiali e sistemi per l’involucro edilizio, alcuni di tipo passivo, ad esempio in grado, grazie semplicemente alla particolare forma, di controllare la quantità di energia trasmessa (sia luminosa che termica) in funzione dell’inclinazione dei raggi solari, e altri di tipo attivo, che possono cioè modificare la quantità di energia trasmessa in funzione di stimoli esterni forniti al sistema. A ciò si aggiungano la disponibilità di materiali o prodotti innovativi che, rispetto a quelli tradizionali, sono in grado di garantire, grazie a proprietà intrinseche, elevate prestazioni a fronte di spessori assai ridotti. 

Pubblicato su Modulo 415, ottobre 2018