L' involucro vetrato evoca immagini high tech e consumi contenuti. Ma quali sono le reali performance energetiche di questi edifici? Dati e riflessioni in controtendenza
Gli esempi di architettura sostenibile, pubblicati dai più importanti giornali di architettura e sulle riviste di settore, sono il mezzo migliore per diffondere la cultura della sostenibilità e produrre un processo di "copiatura" persino nel lontano settore dell'architettura quotidiana, rappresentata da un migliaio di più o meno sconosciuti professionisti, che sono gli attori reali dello sviluppo dell'edilizia.
Durante l'ultimo secolo, e specialmente negli ultimi decenni, il linguaggio architettonico ha conferito sempre più enfasi alla "luminosità" e alla "trasparenza" degli edifici, portando verso involucri completamente di vetro. Si può ricordare la breve storia dell'irresistibile ascesa degli involucri di vetro in architettura, riportando il problema nell'appropriato ambito culturale.
La domanda che ci si pone è quindi la seguente: fino a che punto gli edifici completamente di vetro, specialmente quelli progettati da architetti famosi che si dichiarano interessati alla protezione ambientale, sono veramente sostenibili? Non si tratta di una domanda di scarsa importanza, tenendo conto dei loro ruoli di modelli d'esempio della crescente cultura del progetto edilizio sostenibile.
L'efficienza delle tecnologie dell'involucro usate correntemente per le pareti e coperture completamente di vetro, sono tuttora in discussione, tenendo in considerazione la luminosità, il comfort termico e acustico e la diretta connessione con l'utilizzo energetico sulla base delle più recenti scoperte disponibili nella letteratura specializzata.