L'edificio moderno si "è arricchito" di punti critici: le geometrie complesse, la molteplicità di materiali fanno perdere di vista le capacità meccaniche dell'edificio. Serve una nuova scienza delle costruzioni antisismica.
La serie di eventi sismici che, con costante e drammatica regolarità, ha riguardato, e continua ad interessare, il territorio italiano insieme alle frequenti notizie di fenomeni, talvolta distruttivi, che giungono dai paesi esteri hanno innescato, negli ultimi anni, un necessario processo di revisione sia per quanto riguarda l'individuazione delle zone considerate "a rischio" sia, all'interno di queste, delle effettive capacità dei sistemi architettonici di sostenere terremoti di notevole entità. La problematica non riguarda soltanto le nuove abitazioni ma, soprattutto per la realtà italiana, anche quanto già edificato considerando la vulnerabilità di certe tipologie costruttive che caratterizzano un numero assai elevato di strutture tanto nei centri antichi quanto nelle piccole realtà rurali extraurbane.