Lo sviluppo della progettazione del sostenibile richiede una valutazione complessiva dei vari parametri in gioco. I metodi a punteggio offrono un criterio "quantitativo" per dimensionare gli effetti ambientali.
Dal Rapporto Bruntland viene la definizione più accreditata di sviluppo sostenibile: un modello di sviluppo in grado di ispondere adeguatamente alle necessità attuali senza con ciò compromettere le capacità per le generazioni future di soddisfare le proprie esigenze, in altre parole un modello di sviluppo in cui l'uso delle risorse, gli investimenti, il progresso tecnologico ed i cambiamenti istituzionali concorrano ad accrescere le possibilità di soddisfare i bisogni dell' umanità, non solo nel presente ma anche in futuro.
Anche in campo architettonico è stato affrontato il concetto di sviluppo sostenibile poiché l'attività edilizia si configura come uno dei più irreversibili processi di modifica dell'ambiente. Un'architettura sostenibile
ottempera in sé non solo aspetti inerenti l'ambiente e la sua salvaguardia durante tutte le fasi del processo edilizio (limitazione nell'uso di risorse naturali, riduzione dei carichi ambientali e dell'impatto sul contesto, durabilità dei manufatti, ecc.), ma anche l'uomo e quindi la tutela della salute degli individui (riduzione delle emissioni dannose per la salute, qualità degli ambienti interni, ecc.).