Questione di "Legacy" Un bilancio ancora aperto: grandi opere concentrate in un ambito circoscritto, impatto ancora da valutare. E proiezioni future incerte.
Uno sguardo all’Esposizione Universale del 2015 a partire dalle opportunità di ottimizzarne la legacy urbana e territoriale per creare una manifestazione innovativa nella sua formula rispetto alla fase economica in corso e che offrisse finalmente alla città di Milano l’occasione di riconoscersi e presentarsi come una “metropoli policentrica” di sette milioni di abitanti con una sinergia virtuosa tra la manifestazione ufficiale e la rete di iniziative messe in campo dai diversi territori per promuovere l'Expo come manifestazione diffusa nel territorio piuttosto che concentrata solo nel sito, attraverso interventi accomunati da una “strategia di riuso sostenibile” delle risorse materiali e immateriali: non solo le eccellenze ambientali paesaggistiche e storico monumentali ma conoscenze, competenze e capitali sociali.