Nel concept, il nuovo quartier generale di Eni dà forma all’idea di stratificazione: un complesso generato dal suolo, che dà forma all’idea di scavo-estrazione, al processo di ricerca e della trasformazione della materia in energia. Come un flusso dinamico, infatti, le tre torri orizzontali, emergendo dal terreno con potenza tettonica, si irradiano nel paesaggio-percorso, dando forma alla grande piazza-cavea centrale di oltre 11mila metri quadrati. Le tre torri – Icon Tower, Landmark Tower, Skygarden Tower – indipendenti ma interconnesse, imponenti e solide, sono collegate da avveniristici passaggi-ponte che, come le interconnessioni della piazza-parco e del sottostante “giardino segreto”, richiamano la rete di relazioni tra Eni e il mondo, tra Eni e la comunità. Nei 45mila mq di spazi riservati agli uffici saranno allestite 4600 postazioni lavoro; ulteriori spazi saranno destinati alle aree comuni (12mila mq) e alle lobby (2.800mq). Ad alimentare il complesso contribuirà il parco fotovoltaico di 8.000mq da 300.000kWh sulle coperture, che assieme ai pannelli solari, alle coperture verdi in quota, ai giardini pensili e a tutte una serie di soluzioni per la ventilazione, l’isolamento, il recupero delle acque rientra nella strategia volta all’ottenimento della certificazione LEED Gold. Specifica attenzione è stata riservata ai materiali e alle finiture: a formare le “facciate metamorfiche” è un rivestimento metallico frangisole dal quale sono attese alte performance energetiche, ottima illuminazione interna e un contributo nel veicolare “l’immagine di fluida dinamicità e di potente stratificazione” prevista dal concept.
Crediti fotografici: Morphosis Architects, Nemesi & Partners