Lo stacco fisico tra il nuovo “manufatto” e il paramento storico consente di realizzare uno spazio posto tra interno ed esterno di grande suggestione, interamente rivestito in pietra d’Istria.
Il vetro che chiude l’involucro interno riflette i contorni delle mura del magazzino e delle sue aperture permettendo di rendere visibili le attività che vi si svolgeranno all’interno.
Il nuovo volume si sviluppa su quattro livelli: il piano più basso, completamente interrato, è adibito a parcheggio; quello soprastante, a una quota inferiore rispetto al livello della città, risulta illuminato dallo spazio creato tra l’involucro originario e quello nuovo; il piano terra, rialzato di 80 cm dalla strada, ripropone l’antica quota di sicurezza rispetto al livello massimo della marea; il nuovo piano soppalco, pur superando l’altezza di imposta dei muri perimetrali, raggiunge la medesima quota del colmo dell’originario tetto a falde andato distrutto.
Crediti fotografici: Archea Associati