La nuova architettura, a La Valletta, si incunea tra case a schiera, e ne riprende altezza e allineamenti, ma se ne discosta in modo deciso per trasparenza, composizione e materia, introducendo una dinamicità inedita nel fronte costruito. Un'architettura nata da un intervento di sostituzione edilizia. Come nelle case circostanti, l'abitazione si sviluppa a partire dal piano ammezzato, rialzato rispetto al livello stradale e a questo collegato tramite una scala esterna. La casa, a schiera con patio interno, è definita su strada da un prospetto quasi completamente vetrato, incorniciato da una struttura in cemento facciavista. Lo studio ragusano utilizza una cornice, elemento ricorrente nelle proprie composizioni, che smaterializza l'edificio verso l'alto, lo proietta in direzione del cielo e dalla terrazza inquadra il paesaggio (il porto e il centro storico della città). Nella cornice, sempre in calcestruzzo facciavista, si incastona la piscina a sfioro del terrazzo. Questa ha la parete verso il prospetto completamente trasparente.
«La cornice - spiega Carmelo Tumino - ha una sezione particolare, è rastremata perché abbiamo voluto farla all'esterno sottile, poi la sezione aumenta andando verso l'interno». Varcata la soglia, si entra in un ambiente a tutta altezza sovrastato in alto dal fondo trasparente della piscina, che lascia penetrare la luce zenitale all'interno della casa. La casa si sviluppa in profondità, dunque all'interno è stato ricavato un patio che collega tutti i livelli, a partire dall'ammezzato. Il piano ammezzato ha un'altezza di ben tre metri e 50 centimetri e si raggiungono i sette metri con il secondo livello, altezza ritmata dalla trama impressa nel calcestruzzo delle pareti laterali dalle casserature.