Abitare sostenibile è uno slogan sempre più utilizzato, ma non
sempre sono chiari i parametri di riferimento per i quali un edificio
si possa definire sostenibile. In concreto, abitare sostenibile
implica in primo luogo realizzare un isolamento ottimale
dal caldo e dal freddo, in grado di ridurre i consumi, far risparmiare
denaro agli abitanti ed energia alla casa e assicurare un
basso impatto ambientale offrendo un habitat confortevole e
salubre. Solo mediante questo tipo di intervento assolutamente
prioritario rispetto a tutti gli altri inizia a prendere vita il progetto
di costruzione sostenibile, attorno al quale ruotano poi
molti altri elementi, quali, ad esempio, la scelta degli impianti,
i serramenti, le vernici, gli arredi e gli accessori per interni che
devono essere coerenti con un progetto basato sul risparmio
energetico e la sostenibilità. Per conseguire il risultato di un
edificio realmente sostenibile, l’attenzione alla qualità dei prodotti
impiegati è una questione di estrema importanza. Per
quanto riguarda i Sistemi di Isolamento Termico a Cappotto, il
primo passo da compiere per essere certi di impiegare solo
soluzioni di qualità è quello di scegliere sistemi certificati dal
produttore, e non ricorrere a prodotti assemblati con materiali
di diversa provenienza e non testati per garantire, assieme, la
massima efficacia. Studi scientifici, condotti sul tema di raffrescamento
estivo, si basano su simulazioni analitiche con lo
scopo di valutare l’influenza dell’isolamento termico sulla domanda
di energia per il riscaldamento e il raffreddamento in
diverse località europee e zone climatiche. Queste simulazioni
determinano la quantità di calore, sotto forma di combustibile
o gas naturale, che occorre fornire all’edificio per garantire una
temperatura operativa interna di 20 °C durante il periodo invernale
e la quantità di energia che in estate deve essere rimossa
dalla struttura, per mezzo di un sistema di raffreddamento, al
fine di limitare la temperatura dell’aria interna a un massimo di
25 °C. In questo modo è possibile determinare l’entità di energia
primaria richiesta per il riscaldamento e il raffreddamento
e stabilire il fabbisogno energetico di un edificio durante tutto
l’anno. Questi dati sono anche la base per la valutazione deibenefici generati dall’isolamento termico dell’involucro nelle
diverse fasi stagionali. I risultati confermano che in tutte le
zone climatiche europee, l’aumento del livello di isolamento
genera una sensibile diminuzione del fabbisogno energetico
per il riscaldamento invernale.
Questa riduzione va dal 90% per gli edifici nei climi baltici
all’80% per gli edifici nei climi mediterranei. Con riferimento
al solo consumo estivo, un maggiore livello di isolamento permette
di ridurre del 50% la quantità di frigorie richieste nel
periodo estivo e quindi di dimezzare il consumo elettrico dei
condizionatori per il raffrescamento. I benefici dell’isolamento,
nei climi mediterranei, non riguardano solo la riduzione del
consumo di energia ma anche il livello di comfort degli ambienti
abitati: il numero di ore annuali con temperatura interna
superiore a 25 °C può essere ridotto fino al 75% adottando un
livello di isolamento eccellente. In climi caldi o in presenza di
forte irraggiamento solare, è consigliabile adottare sistemi di
isolamento a cappotto con finiture chiare con alta riflessione
alla luce, con IR superiore al 30% o, nel caso si vogliano usare
colori scuri, soluzioni termoriflettenti con alto TSR in modo da
non surriscaldare la facciata e non sollecitare inutilmente il
sistema isolante.