BRIANZA PLASTICA

Il sistema Isotec per l’intervento di ampliamento di una villa sulle colline del Monferrato

Nella zona delle colline del Monferrato, si trova una villa privata del 1985 che è stata oggetto di un intervento di ampliamento dei volumi abitativi, con lo scopo di ripensare gli spazi ed accogliere un secondo nucleo familiare.
La struttura originaria era caratterizzata da un linguaggio architettonico molto tradizionale: le pareti perimetrali erano in mattoni a vista e il manto di copertura in coppi. Al nucleo esistente è stato aggiunto un volume sopraelevato, che volutamente si differenzia in modo netto grazie ad un rivestimento in lamiera metallica aggraffata. Il carattere contemporaneo, però, risulta rispettoso delle forme e dei colori dell’opera in cui si è innestato ed interpreta in chiave moderna il colore marrone, creando un pregiato effetto avvolgente in total-brown.
Per realizzare la sopraelevazione, i progettisti strutturali hanno scelto di operare totalmente a secco, partendo da una struttura in acciaio. Il progetto è stato curato dall’Ing. Fausto Daquarti, di 3I Engineering Spa, mentre la progettazione architettonica è stata affidata allo Studio CMT degli architetti Carpani, Masoni e Tasso.
“La scelta di realizzare la sopraelevazione completamente a secco – spiega Francesco Daquarti, legale rappresentante di 3I Engineering – è stata dettata dalla volontà di non gravare eccessivamente sulla struttura sottostante”.
Inoltre, la struttura primaria è stata integrata con montanti e traversi, ad un interasse di circa 60 cm, che hanno consentito l’installazione dei pannelli Isotec Parete di spessore 120 mm e passo 400 mm, creando un impalcato isolante continuo, portante e privo di ponti termici.

Caratteristiche tecniche e cantiere

La posa del sistema Isotec Parete è stata semplice e ha richiesto solo una decina di giorni. “Il sistema termoisolante ventilato Isotec Parete, applicato come tamponamento direttamente sulla struttura discontinua in acciaio, è stato determinante per raggiungere gli obiettivi del progetto, integrando in modo ottimale eccellenti caratteristiche di leggerezza con prestazioni termiche importanti. Inoltre, la ventilazione naturale, che si attiva nell’intercapedine tra l’isolante e il rivestimento avanzato, contribuisce a migliorare il comportamento termico dell’edificio e massimizzare il comfort abitativo” aggiunge Francesco Daquarti. L’esecuzione completamente a secco ha permesso anche un’estrema pulizia del cantiere.
I pannelli Isotec Parete si accostano perfettamente tra loro grazie agli incastri laterali che agevolano le operazioni, creando una perfetta continuità dell’isolamento; i punti di giunzione tra i pannelli vengono poi sigillati con schiuma poliuretanica e nastrati con adesivo butilico. Le operazioni di taglio dei pannelli possono essere eseguite facilmente con strumenti comunemente utilizzati, quali il flessibile a disco per la parte metallica e un segaccio a lama rigida per la parte schiumata.

La riqualificazione energetica
In quest’opera il Sistema Isotec Parete è stato applicato sia in copertura che in facciata, dimostrando la sua grande versatilità e capacità di creare un isolamento continuo, omogeneo e duraturo su tutte le superfici disperdenti dell’involucro.
Il Sistema Isotec Parete è un sistema composito: i pannelli sono costituiti da un’anima in poliuretano espanso rigido, rivestito da una lamina di alluminio goffrato su entrambe le facce e dotato di un correntino metallico asolato, a cui viene fissato il rivestimento esterno. Tra assito e lastra metallica sono stati posati un telo impermeabile traspirante e un telo antirombo. Sul lato interno, il pacchetto è stato completato con l’installazione di 16 cm di lana di roccia e da una doppia lastra in cartongesso come finitura interna. La stratigrafia completa presenta una trasmittanza U=0,094 W/m2K e uno sfasamento di 10 h 32’.
A oggi sono tangibili i vantaggi per gli abitanti della struttura, sia per il loro benessere che per il risparmio sul piano economico. “La prestazione energetica del nuovo involucro presenta valori notevoli, tant’è vero che l’impianto di riscaldamento viene acceso per pochissimo tempo ed è alimentato dalla stessa caldaia che era in uso nell’edificio prima dell’ampliamento, a dimostrazione del bassissimo fabbisogno energetico del nuovo spazio abitativo” conclude Francesco Daquarti. Infatti, a seguito di questo intervento, la classe energetica che è stata conseguita è la A4+.