FASSA

Hotel Breaking - Teramo

L’Hotel Breaking, oggetto dell’intervento, è situato in prossimità dello svincolo infrastrutturale costituito dall’incrocio tra l’autostrada A14 e uno dei principali assi di diramazione per Roma e la zona tirrenica, mentre a ovest è caratterizzato dalla presenza di numerosi edifici e manufatti produttivi. E questi sono gli elementi caratterizzanti che lo studio di progettazione ha considerato in fase di progetto, in primo luogo cercando di definire una visione unitaria dell’edificio che, sia di giorno che nelle ore notturne, fosse in grado di incrementare la riconoscibilità dell’hotel e rendendolo visibile anche a chi percorre l’asse autostradale. In secondo luogo, vista la forte ripetitività delle forme dell’edificato produttivo, lo studio ha cercato di far emergere l’edificio attraverso l’utilizzo di geometrie, colori e un’efficace illuminazione notturna che permettesse all’hotel di emergere con forza dal contesto. In definitiva: progettare un’architettura il cui linguaggio esprimesse degli stilemi visivamente emergenti rispetto alla caratterizzazione dell’edificato circostante.

Il progetto

L’ubicazione e le esigenze di immagine e comunicazione hanno quindi portato alla definizione di un edificio che presentasse due fronti risolti in maniera differenziata, che si legassero per caratteristiche materiche ai volumi del connettivo verticale (scala ed ascensori) posto sul fronte stretto a nord, e in grado di esprimere l’unicità dell’edificio rendendolo “riconoscibile e individuabile”, oltre che capace di comunicare la sua funzione di servizio per la ricettività. Il progetto, inoltre, ha attentamente valutato anche gli aspetti energetici valutando un adeguato isolamento termico in grado di contenere costi e consumi e di garantire il massimo comfort agli ospiti dell’albergo. Le chiusure verticali delle camere di entrambi i fronti sono realizzate con pareti monostrato in laterizio microporizzato da cm. 30 alle quali è stato applicato un sistema di isolamento a cappotto esterno: una soluzione che ha permesso di porre soluzione al problema dei ponti termici e ha garantito alle camere, nella loro esposizione contrapposta, prestazioni termiche simili. La soluzione architettonica del fronte a est, a vista dall’asse autostradale, è stata risolta attraverso la realizzazione di una seconda pelle, distanziata di 30 cm dalla parete di chiusura verticale, costituta da elementi in lamiera di alluminio, alternati a spazi vuoti, i quali definiscono un disegno uniforme a scacchiera rettangolare, che avvolge l’intero fronte. La seconda pelle, che dal solaio del primo piano arriva fino al parapetto del terrazzo di copertura, permette di definire un’immagine unitaria del fronte nel quale risultano annullate la sovrapposizione dei diversi piani e la sequenza in verticale delle aperture delle camere. Inoltre, dell’elemento di schermatura, che di giorno è posto sotto la luce solare incidente, è stata esaltata la profondità attraverso la proiezione delle ombre sulla parete retrostante. Di notte, attraverso la retro-illuminazione della facciata con luce radente sulla parete verticale, si sono invece esaltate le parti dei vuoti che risultano “accendersi” e rendono visibile l’edificio anche da lontano. In tal senso l’illuminazione notturna, realizzata con LED, è finalizzata a esaltare le geometrie dei componenti dell’edificio e a far emergere la facciata come fosse un manifesto gigante nel quale scompaiono gli elementi tipici della composizione (finestre, balconi e cornicioni) ed emerge la geometria della seconda pelle come fosse un telo traforato che avvolge il costruito. Diversamente, il lato ovest, è la risultante di una composizione giocata sugli elementi materici quali le pareti delle singole stanze con l’alternarsi delle aperture e delle fasce orizzontali dei solai. Su tale fronte si evidenzia la parte basamentale, completamente vetrata, e la parte delle camere divise per fasce, nelle quali le singole stanze presentano le pareti esterne con angolazioni e andamento a spezzata diversificato per ogni camera e per i diversi piani. Questa soluzione conferisce alla parete una forte vibrazione durante il giorno per l’effetto dei chiaroscuri e dei tagli angolati delle ombre. Di notte le finestre delle camere, con posizione disallineata tra i diversi piani, si illuminano invece nella parte bassa del parapetto. L’effetto notturno complessivo è quello di una serie di finestre che si accendono di luce colorata: rossa, blu, gialla, azzurra, celeste, che sottolinea la presenza di un’architettura che vive anche durante la notte e che è pronta a ospitare il “passante”.
Città:   TERAMO
Tipologia:   OSPITALITÀ