Chiamata in corsa, in sostituzione di un contractor
in difficoltà, Bodino ha ancora una volta
dimostrato capacità progettuale e realizzativa
nell’ambito di una delle proprie business unit storiche
quella delle facciate architettoniche.
La società torinese rappresenta una realtà italiana in
grado di offrire servizi di altissima qualità in diversi ambiti
architettonici: fit-out, exhibits, allestimenti museali,
tecnologie in legno e rivestimenti di edifici.
Diversamente da molte altre aziende del settore, la
struttura di Bodino comprende stabilimenti produttivi
dedicati alle proprie business unit; questo gli consente
di presentarsi al mercato come un general contractor
integrato.
La società ha implementato il proprio know
how, acquisendo, nel 2017, la Stratex, un’azienda friulana
che detiene una immensa esperienza nell’ambito
delle grandi strutture in legno lamellare, e, quest’anno,
Officine Tosoni, marchio storico internazionalmente
riconosciuto nel settore delle facciate continue e dei
rivestimenti architettonici.
Attraverso la gestione e il coordinamento della Divisione
Engineering and Management di Torino, le varie
business unit operano, indipendentemente o congiuntamente
a seconda della tipologia di ciascun singolo
progetto, a garantire il massimo risultato in termini di
qualità, tempi, costi e sicurezza.
Nell’edificio Pixel del Kilometro Rosso progettato dallo
studio De Ferrari Architetti di Torino, Bodino è intervenuta
per l'engineering, la realizzazione e la posa in opera
della maggior parte dell’involucro architettonico
dell’edificio. In particolare, le grandi superfici cieche
dei fonti sud e nord e dei volumi in copertura sono state realizzate con una trama di pannelli modulari composti
da tubi in alluminio verniciato, a effetto perlaceo,
fissati alle pareti retrostanti mediante una struttura di
supporto opportunamente predisposta.
Il susseguirsi
regolare della trama, unitamente alla cura del dettaglio,
garantisce una continuità visiva dell’involucro, donando
al volume compatto dell’edificio un aspetto vibrante
che viene accentuato dalla variabilità della luce che ne
investe le superfici.
Il fronte sud-ovest è caratterizzato da un sistema distributivo
a ballatoi in acciaio, con balaustre in vetro,
che prende vita tra due facciate vetrate a formare l’ambiente
principale denominato “Serra”.
La prima vetrata interna si compone di un sistema a
serramenti tradizionale, mentre la seconda vetrata esterna
è realizzata in vetro strutturale con lastre stratificate e temperate, collegate mediante un sistema
a bulloni articolati, bracci pressofusi in acciaio inox e
grandi staffe sagomate in acciaio che si dipartono dalle
travi longitudinali dei ballatoi.
La schermatura solare è garantita da un disegno serigrafico
a fitta trama di PIXEL atto a disegnare delle
alberature stilizzate, in continuità visiva con l’ambiente
naturale circostante. La ventilazione del grande
ambiente è invece assicurata da porzioni di vetrata
apribili, le quali sono composte da lamelle di vetro e
vengono azionate da servocomandi collegati al sistema
integrato di rilevazione climatica.
Infine, la facciata nord-est, composta da un sistema
tradizionale a cellule modulari, viene invece difesa
dall’irraggiamento solare mediante vele frangisole disposte
ortogonalmente ad essa. Il sistema si compone
di grandi strutture portanti in acciaio verniciato e tubolari
in alluminio verniciato, a forme variabili, direttamente
ancorate alla facciata. Un articolato sistema di
cavi in acciaio inox garantisce la stabilità del sistema.
Con l’intervento all’edificio Pixel del Kilometro Rosso,
Bodino esalta le proprie doti e la propria flessibilità
nell’ambito delle facciate architettoniche. L’azienda
rappresenta infatti il partner ideale per clienti esigenti
che desiderano trasformare in realtà interventi
ambiziosi.
Questi ultimi vengono accompagnati già a
partire dalle primissime fasi del concept progettuale –
grazie a un ufficio tecnico altamente qualificato, con
picchi di eccellenza nell’ambito della progettazione
3D e BIM – sino alle fasi dell’installazione e dei collaudi
in opera , passando attraverso lo stadio prototipale
e realizzativo, in cui l’azienda mette a disposizione i propri siti produttivi.