TŪRANGA CENTRAL LIBRARY -

Tra il 2010 e il 2011, Christchurch, la più grande città dell’isola meridionale della Nuova Zelanda, è stata devastata da quattro importanti terremoti che ne hanno distrutto il prezioso patrimonio artistico, culturale e paesaggistico. A seguito di questi catastrofici eventi sono stati individuati nove progetti centrali e vitali per la ricostruzione e la riqualificazione della città, tra i quali la Tūranga Central Library, realizzata dallo studio danese Schmidt Hammer Lassen Architects.
La nuova biblioteca centrale si pone come simbolo di speranza, unità e rinascita della città, in grado di cambiare radicalmente il mondo in cui i residenti e i visitatori sperimenteranno il centro di Christchurch. 
Lewis Bradford Consulting Engineers, la società di ingegneria strutturale del progetto, è stata determinante nello sviluppo della struttura: l’edificio è stato costruito secondo criteri prestazionali molto rigorosi e progettato per subire danni strutturali minimi in caso di un altro grande fenomeno sismico grazie a un meccanismo integrato e autocentrante che consente all'edificio di oscillare e di tornare nella sua posizione originale. Una serie di pareti di grandi dimensioni in calcestruzzo, con all’interno cavi in acciaio ad alta tensione e precaricati che fissano i muri alle fondamenta, permettono alla biblioteca di oscillare e sportarsi isolandola durante il picco d’intensità massima di un significativo evento sismico, per poi riportarla nella sua posizione originale. 
L’edificio, che si estende su una superficie di 9.500 metri quadrati distribuiti in cinque piani affacciato sulla storica Cathedral Square, diventa così un nuovo punto di riferimento per la città, in grado non solo di rafforzare il senso di comunità ma anche l’alfabetizzazione, l’apprendimento e l’innovazione, celebrando contemporaneamente la diversità culturale della città. 
A esprimere la forza del nuovo edifico è il suo rivestimento, un velo dorato che avvolge la struttura in una sorprendente facciata grafica la cui forma richiama sia le dolci colline circostanti visibili dai piani superiori della biblioteca sia le spesse lame del lino harakeke locale, risorsa naturale fondamentale per la città. 
La cultura locale è presente in tutto l’edificio, dove l’influenza del popolo Ngāi Tūāhuriri è espressa nei materiali costruttivi, nell’orientamento e nelle decorazioni. 
I passanti vengono subito attratti dall’ingresso informale e accogliente della biblioteca che accompagna i visitatori nello spazio interno realizzato come un’estensione di quello esterno, una sorta di piazza coperta dove si terranno incontri pubblici, eventi, mercati e spettacoli. 
Nel livello superiore trovano posto un’arena pubblica dove i cittadini possono incontrarsi, discutere, condividere e celebrare, e la Ngā Purapura, uno spazio interamente dedicato ai bambini con una sala lettura e una per le attività. 
Salendo ulteriormente, nei tre piani superiori dell’edificio trovano posto la biblioteca vera e propria, gli uffici del personale, una serie di sale riunioni e studi, uno studio di produzione, un laboratorio informatico e uno studio musicale. 
I cinque livelli dell'edificio sono collegati da un grande atrio sfalsato ispirato alla mitologia Maori e caratterizzato da una grande scala “sociale” dove le persone possono sedersi, incontrarsi e leggere. 

Crediti fotografici: Adam Mørk
Nazione: NUOVA ZELANDA
Tipologia: CULTURA ED EVENTI
Progettista Architettonico: SCHMIDT HAMMER LASSEN ARCHITECTS
Status: REALIZZATO
Inaugurazione: 2018
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