ONE HYDE PARK -

Affacci privilegiati su Hyde Park e Mayfair qualificano il complesso residenziale di One Hyde Park come uno dei più esclusivi della capitale, situato su un lotto di confine tra il polmone verde più amato dai londinesi e le lussuose strade della moda come Sloane Street e Brompton Road, dove si trovano i grandi magazzini di Harrods.
Finanziato dalla società Candy & Candy di proprietà del Primo Ministro del Qatar, l’intervento ha riguardato la demolizione e ricostruzione della Bowater House, un blocco uffici anni ’50. L’iter burocratico ha richiesto un lungo processo autorizzativo che, avviato nel 2005, ha previsto anche l’approvazione del CABE (Commission for Architecture and the Built Environment). Un contesto storico consolidato in cui il prospetto urbano, lungo Knighsbridge, si inserisce tra due pregevoli fabbricati del periodo vittoriano, il Mandarin Oriental Hotel e Wellington Court: una condizione vincolante che ha influenzato l’articolazione dei volumi e dei dettagli. Graham Stirk, Partner dello studio Rogers Stirk Harbour + Partners e capo progetto, ha rivisitato le tipologie storiche dell’intorno e proposto una sequenza di quattro edifici a pianta romboidale di altezze variabile da 10 a 14 piani, incrementate da ovest verso est e cioè: il primo volume raggiunge 10 piani, il secondo 12, il terzo 14 ed il quarto scende nuovamente a 12 piani. La separazione dei blocchi, la modellazione delle altezze ed i lati obliqui della pianta creano fughe prospettiche, mirate a spezzare la scala dell’intervento e valorizzano il design dei dettagli e delle texture materiche.
Lungo l’asse longitudinale, i quattro condomini sono separati da volumi vetrati che contengono gli ingressi, gli ascensori e le scale della distribuzione. La divisione tra spazi ‘serviti’ e ‘di servizio’ è una strategia vantaggiosa per vari ordini di motivi: rende dinamica la quinta urbana, coadiuva la sicurezza, facilita la manutenzione e riduce al minimo l’ingombro interno per la distribuzione, lasciando che la pianta possa essere interamente sfruttata per i diversi tagli di alloggi. Dal tramonto all’alba, queste torri vetrate sono illuminati con luci LED a spettro colorato dal verde, al rosso, al bianco, al blu con giochi di colore studiati dall’artista James Turrell.
Il piano terra ospita trasparenti spazi commerciali, tra cui Rolex e McLaren, che rientrano rispetto al profilo superiore per formare un portico con affacci sulle corti triangolari di pertinenza che separano i quattro edifici. La sagoma inclinata della planimetria, unita alla dolce curvatura della strada, crea scorci dinamici che concorrono a rompere la monolicità dei volumi, oltre a coadiuvare il miglior orientamento e captazione solare.
Per valorizzare al massimo le privilegiate vedute sulla città e su Hyde Park, i prospetti fanno largo impiego di pannelli vetrati, opportunamente schermati da doghe microforate in rame a doppia altezza di piano che ricordano la cromia degli adiacenti edifici in laterizio. Queste raffinate lame sono ancorate ad angolo per una maggiore protezione dall’irraggiamento, per salvaguardare la privacy e l’introspezione diretta, ma anche per potenziare la modellazione tridimensionale dei volumi. Gli attici degli ultimi due piani presentano louvres in vetro colorato, rientrati rispetto alla fascia dei balconi.
I quattro edifici ospitano 86 appartamenti che variano da generosi monolocali ad una suntuosa residenza di 2.500 mq., oltre a reception con servizio maggiordomo, business suites, un cinema interno, una enoteca, un centro benessere con piscina, saune e palestre, una sala videogame. Il complesso prevede quattro piani interrati: due dedicati a parcheggi per 139 posti auto e 114 per motocicli, e due per servizi esclusivi per i residenti.
l curtain wall vetrato ed i brise-soleil sono scanditi da un telaio prefabbricato in cemento che, ogni due piani, sottolinea l’imposta dei solai e le campate dell’impalcato verticale esterno. La struttura portante è ibrida in c.a. e carpenteria metallica. La stabilità laterale, è garantita da 48 controventi in acciaio ad altezza di 2 piani, posizionati lungo l’intero perimetro nord-sud. Una soluzione strutturale che evita pilastrature interne e rende lo spazio più flessibile per le future riconfigurazioni degli appartamenti. Flessibilità interna e leggibilità esterna rimangono i principi ordinatori di un progetto che adotta un sobrio linguaggio di texture e contrasti matrici: acciaio con finitura grigio scuro per la struttura portante delle torri della distribuzione, vetro basso emissivo per i prospetti, rame per le lame inclinate come ‘tende’ per modellare l’involucro, cemento stampato su casseformi in acciaio per la massima levigatezza e acidato per portare in superficie la pietra calcarea presente nel mix design trattato con finitura sigillante trasparente.
La strategia sostenibile ha previsto pompe di calore per il recupero di acqua di falda ad una profondità di 150 mt, vetri performanti per il massimo controllo solare, coperture verdi e recupero dell’acqua piovana: accorgimenti integrati nel progetto che hanno raggiunto il livello “very good” del protocollo BREEAM.

Crediti fotografici: Rogers Stirk Harbour + Partners
Nazione: REGNO UNITO
Tipologia: RESIDENZA
Progettista Architettonico: ROGERS STIRK HARBOUR + PARTNERS
Status: REALIZZATO
Inaugurazione: 2011