ENGINEERING RESEARCH CENTER - BROWN UNIVERSITY

A Providence, nel Rhode Island, lo studio di architettura Kieran Timberlake ha completato il nuovo Engineering Research Center della Brown University, un edificio che si integra con lo storico campus ampliandone le connessioni e il vocabolario architettonico.
L’edificio, che si estende su una superficie di 7.525 metri quadrati suddivisi in tre piani, ospita al suo interno 22 laboratori altamente flessibili, una serie di “camere bianche” dedicate allo studio dei materiali su scala nanometrica, microelettronica e fotonica, e una Imaging Suite ad alte prestazioni. 
Ma ciò che distingue l’Engineering Research Center non è solo l’insieme delle sue attrezzature sofisticate e all’avanguardia, ma il concept inclusivo realizzato a livello progettuale che ha permesso alla struttura di relazionarsi e integrarsi all’interno del campus della Brown University. 
Sin dalle prime fasi, infatti, l’ambizione progettuale era quella “di migliorare la comunità e migliorare la ricerca”, come ha commentato Larry Larson, decano della Scuola d’Ingegneria.  
Situato ai confini del campus, i progettisti hanno cercato di sfruttare al massimo la sua posizione leggermente marginale ma in continuità con l’asse che conduceva al Ruth J. Simmons Quadrangle, parco principale del complesso sul quale affacciano tutti gli edifici storici dell’Università, studiando un prolungamento “verde” che connettesse i due elementi e che si concludesse all’interno di una corte semi aperta formata dalla conformazione a L del nuovo edificio e dall’adiacente Price Engineering Lab. 
La nuova organizzazione ha permesso, oltre alla realizzazione di questo percorso verde, nuovo fulcro comunitario del campus, di creare un nuovo Quad dedicato interamente alle strutture di Ingegneria, precedentemente separate e disconnesse al suo interno. 
Esternamente il nuovo Engineering Research Center contrasta nettamente con le strutture adiacenti ponendosi però in un armonioso dialogo: una serie di alette verticali in calcestruzzo rinforzato in fibra di vetro (GFRC - Glass Fiber Reinforced Concrete) diventa elemento unificante e ritmico che ampia il vocabolario materico quasi esclusivamente in mattoni del campus circostante, permettendo al contempo ampie visuali all’interno e all’esterno dell’edificio ma proteggendo gli spazi di lavoro dal calore e dalla luce.  

Crediti fotografici: Warren Jagger, Peter Aaron/OTTO
Tipologia: ISTRUZIONE
Progettista Architettonico: KIERAN TIMBERLAKE
Status: REALIZZATO
Inaugurazione: 2018