COMPLESSO MANIN-PILSEN -

VENEZIA

Storico luogo di ormeggio delle gondole dietro Piazza S. Marco costituito da quattro edifici interconnessi e affacciato sul bacino Orseolo, il complesso nel corso della sua lunga storia ha cambiato diverse destinazioni d’uso passando da birreria ad albergo, sede di uffici, comando dei vigili, magazzino e perfino mensa. Uno degli elementi centrali del progetto era, oltre alla sua conversione in immobile a destinazione commerciale, che oggi è pronto a ospitare un grande store della catena di abbigliamento Zara, quello di ricomporre il tessuto urbano di una delle aree più importanti della città, sia dal punto di vista storico sia turistico. Se esternamente l’edificio risulta pressoché identico, internamente si mostra invece sotto una nuova veste: nulla è uguale a prima. Per attuare questo cambiamento sono stati mantenuti unicamente i muri perimetrali della struttura ed è stato costruito al contempo uno scheletro di acciaio, legno e tiranti connesso e unito saldamente alle facciate esistenti per svolgere da un lato una funzione stabilizzante in corso d’opera e dall’altro una funzione strutturale portante permanente per sostenere l’intero edificio mentre venivano demoliti i diversi solai. All’aspetto costruttivo si sono aggiunte anche diversi vincoli logistici come mantenere liberi i percorsi pedonali attorno all’edificio, garantire il transito delle gondole nel bacino Orseolo, le attività dei negozi lungo Calle Frezzeria e dell’Hard Rock Cafe, contenere i rumori, confinare le polveri nonché gestire al meglio l’approvvigionamento dei nuovi materiali e lo smaltimento delle macerie di risulta.  A testimonianza dell’importante sfida progettuale i locali mostrano tutti i segni dei compromessi fatti durante il cantiere come putrelle e bulloni a vista che si affiancano a una continua sequenza tra antico e moderno. Il successo del progetto è stato raggiunto grazie alla progettazione integrata, con lo sviluppo simultaneo degli interventi di realizzazione e progetto, condotta dai progettisti e dal costruttore. 

Crediti fotografici: F&M Ingegneria