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16 marzo 2018

SECONDO APPUNTAMENTO CON LE STORIE DELL’ARCHITETTURA

Il MAXXI di Roma ospiterà il secondo appuntamento con la terza edizione di Le Storie dell’Architettura: una serie di lezioni tenute da esperti di diversi ambiti per far comprendere al pubblico come il progetto architettonico contemporaneo sia connesso con altre discipline e, anche grazie a questo, influisca sulle trasformazioni urbane e sul paesaggio del nostro tempo.
Sabato 17 marzo ore 11:30
Il rapporto tra architettura e politica nella lezione di STEFANO BAIA CURIONI 
Politiche culturali per le città capitali

Protagonista del secondo appuntamento è Stefano Baia Curioni (professore Associato e direttore della laurea Specialistica di Economia per l’arte e la cultura presso l’Università Bocconi e dottore di ricerca all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi) che terrà una lezione sul rapporto tra architettura e politica, dal titolo Politiche culturali per le città capitali. 
L’intervento rende conto di una serie di riflessioni sul rapporto tra politiche culturali e sviluppo urbano che sono state al centro di importanti dibattiti accademici e interventi di governo negli ultimi anni. Il dibattito sul ruolo delle politiche culturali centrali e periferiche nei processi di rivitalizzazione urbana e di sviluppo economico è nato dai primi anni Novanta grazie alla confluenza delle ricerche di geografi e urbanisti (dai lavori seminali di Jane Jacobs a quelli di Allen Scott e Andy Pratt), sociologi, di economisti dello sviluppo come Amartya Sen e di studiosi dei fenomeni dei distretti culturali (come Walter Santagata e Pierluigi Sacco). L'evidenza attuale indica la necessità di passare da politiche “culturali” essenzialmente orientate a sostenere l’attrattività delle città (Florida) a politiche a “base culturale”, in cui l’azione educativa e formativa assume una valenza centrale nei processi di costruzione di capacità, comunità, capitale sociale. Questa prospettiva include oggi buona parte del dibattito sul tema della conservazione sostenibile del patrimonio e delle pratiche di coinvolgimento sociale che questa implica (e che sono incluse nelle linee guida UNESCO). Il tema sarà trattato facendo riferimento in particolare ai casi di Mantova (capitale italiana della cultural 2016) e per l'esperienza della commissione Capitale italiana della cultura per il 2018 e 2020.