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6 marzo 2018

Lo IUAV organizza due mostre su Giuseppe Samonà

L'Università IUAV di Venezia rende omaggio alla figura di Giuseppe Samonà - direttore e rifondatore dell’Istituto - con due mostre incentrate sulla sua vita, le opere ed i progetti degli anni del boom economico italiano.
1 marzo > 11 maggio 2018 
Università Iuav di Venezia 
Tolentini, Gallerie del Rettorato e Aula Magna 
orario lunedì > venerdì 10.30 > 17.30 

L’Università Iuav di Venezia, in collaborazione con l’Archivio Progetti e il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, ha inaugurato due mostre sulla figura d’architetto di Giuseppe Samonà, direttore e rifondatore dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia (Iuav) dal 1945 al 1972 e senatore della Repubblica dal 1972 al 1976. 

Per la città pubblica. Progetti 1949-83 
La mostra riguarda un periodo dell’architettura italiana particolarmente ricco di occasioni progettuali grazie alla grande crescita economica del paese nel secondo dopoguerra. Una linea cronologica mette in relazione la ricerca dell’architetto per i progetti per i centri direzionali, le nuove università, l’elettrificazione del paese, le grandi infrastrutture territoriali, la nuova immagine della politica con il concorso per la Camera dei Deputati, le sedi delle maggiori istituzioni nazionali. 
Tra gli altri, risulta di fondamentale importanza il progetto per il quartiere INA-Casa a San Giuliano-Venezia, i progetti di concorso per il centro direzionale di Torino, per la sede della Camera dei Deputati e per le Università di Cagliari e della Calabria, i progetti per la Metropoli dello stretto e per il Ponte di Messina, la sede INAIL a Venezia e la Banca d’Italia a Padova, il teatro di Sciacca, il centro civico di Gibellina e il municipio di Cadoneghe.

Giuseppe Samonà. La vita delle opere 
La vita delle opere di Samonà è colta attraverso lo sguardo di numerosi fotografi, tra cui Umberto Ferro, Paolo Monti, Claudio Sabatino, Egle Renata Trincanato. Attraverso il loro obiettivo leggiamo il programma di visualizzazione e comunicazione dell’architettura in quanto manifesto della componente linguistica monumentale che ha caratterizzato il lavoro di Samonà. Le fotografie selezionate non rappresentano solo una storia delle trasformazioni vissute dalle opere nel tempo, ma generano una felice coesistenza del progetto con lo spazio circostante o negli ambienti stratificati storicamente. 
La rassegna vuole riconoscere la consapevolezza culturale dell’impegno di Samonà, la forza delle sue idee e l’estrema coerenza di una propria poetica, ed è nella trascrizione fotografica di questi magistrali interpreti che si offre un ampio terreno d’indagine e riflessione sulle trasformazioni della percezione dell’opera di uno dei più grandi maestri dell’architettura nel XX secolo in Italia.