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In progress: Cidade da Musica di Christian de Portzamparc

Siamo nella terra di Oscar Niemeyer; nella Rio de Janeiro del cemento faccia a vista, degli involucri grigi che l’architetto brasiliano aveva mutuato dalla tradizione modernista europea sui modelli di Le Corbusier. E che, impiantati in Sudamerica, hanno costellato la nuova urbanizzazione a partire dagli anni ’50, decretando la fortuna e l’utilizzo quasi esclusivo di quel materiale da costruzione. La sorgente “Cidade da Musica” del progettista francese Christian de Portzamparc, che sta per essere ultimata per la capitale dei Mondiali 2014, raccoglie la tradizione costruttiva inaugurata del centenario maestro. Il complesso è infatti interamente realizzato in calcestruzzo, che assurge ad elemento strutturale, caratterizzato da un intricato groviglio di elementi chiusi, terrazze, monumentali corpi di risalita, osservatori, aperture sinuose a garanzia di una relazione visiva tra i differenti livelli del polo musicale. L’articolato e composito programma funzionale, in fase conclusiva, è unificato al di sotto di una lamina orizzontale piana sostenuta da esili pilastri a tutta altezza. Il tetto riconcilia 95.000 mq suddivisi tra una Philharmonic Concert Hall di 1800 posti, una Music Hall da 500 posti, una sala elettroacustica di 180 posti, 3 sale cinematografiche, 13 spazi per le prove e aule, ristorante, biblioteca, negozi, parcheggi. Numeri che farebbero impallidire qualsiasi altro complesso culturale e che trasformano il programma di Portzamparc in una vera e propria città. Il progetto, iniziato nel 2002, e inizialmente inaugurato nel 2008 per cause politiche ancora prima del completamento dei lavori, sarà ultimato nel 2011.
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