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9 marzo 2017

Immobili di pregio: la domanda è in crescita

Si è tenuto ieri a Milano l'incontro sul rapporto "Il Mercato degli Immobili di pregio a Milano e Roma - Settore residenziale H1-H2 2016" realizzato dalla neo collaborazione tra Nomisma e Santandrea Luxury House che ha preso in considerazione i due principali mercati: Milano e Roma. 
In queste due città si sono previsti, per il primo semestre del 2017 nel mercato immobiliare, una crescita della domanda di acquisto e l'aumento delle compravendite. Per quanto riguarda invece il mercato della locazione si prevedono continui trend positivi sul fronte della domanda. Alla base di queste previsioni ci sono i dati positivi del 2016 dove il mercato degli immobili di pregio ha fatto regIstrare segnali positivi soprattutto per quanto riguarda il segmento della compravendita. In particolare la domanda è risultata in aumento nella maggioranza delle zone urbane centrali, mentre sul fronto dell'offerta in vendita a Milano si segnala una crescita tra primo e secondo semestre 2016, mentre a Roma lo stock offerto è risultato stabile. 
Secondo Fabio Gugliemi, direttore generale Santandrea Luxury Houses:

"Il mercato del pregio conferma un trend positivo anche nel 2016. Ribadiamo come quello del lusso sia un mercato con logiche particolari, che lo contraddistinguono dal residenziale tout court, che negli ultimi anni ha visto in parte modificare alcune dinamiche. il Lusso è oggi una somma di caratteristiche contestualizzate: non solo la zona centrale di pregio, ma anche il palazzo in cui è situato l'appartamento, caratteristiche quali il piano alto e l'esposizione, la sicurezza e la presenza di servizi di portineria e vigilanza, la presenza di terrazza e box auto. Tutti elementi che possono avere diverse declinazioni in termini di peso a seconda dello specifico contesto cittadino in cui ci troviamo. I nostri clienti sono sempre più esigenti e consapevoli, quello della casa di pregio rimane un investimento importante in un mercato che ha dinamiche sempre più complesse, che se ben ponderate e valutate attraverso il supporto di consulenti specializzati può dare un riscontro positivo nel medio termine"

Sono questi i fattori che accomunano due mercati così diversi come quello di Milano e Roma. In entrambi i casi venditore e acquirente rivolgono una sempre maggiore attenzione alla qualità del prodotto finito e tendono quindi a rispondere reciprocamente alle diverse esigenze. 
Rimangono comunque delle differenze sostanziali che dipendono dall'aspetto fisico delle due città. Milano, con un "centro città" in continua espansione in cui nuovi edifici donano un nuovo volto alla residenza di lusso, e Roma città dal cuore storico inviolabile. Sono proprio queste caratteristiche urbane e architettoniche che influenzano il mercato immobiliare. In particolare all'interno del mercato milanese le zone maggiormente richieste per la compravendita sono circoscritte alla zona di Brera, Castello e Indipendenza per appartamenti che vanno dai 180 ai 200 mq. Brera,Magenta e Carrobbio sono invece le aree più richieste nel mercato delle locazioni. Le metrature in questo caso si limitano a spazi più contenuti (dai 70 ai 130 mq). Terrazza con vista ai piani alti, servizio di portineria e triplo salone sono le dotazioni più richieste dai clienti, mentre il piano basso, l'assenza di balconi, vicinanza a fonti di rumore e presenza del bagno cieco, qualora fosse l'unico, rappresentano fattori critici che condizionano la commerciabilità dell'abitazione. Nel mercato di roma invece la domanda per la compravendita si concentra maggiormente nelle zone del Centro Storico e Pinciano-Veneto e i clienti prediligono immobili con una superficie compresa tra i 120 e i 180 mq; nel comparto della locazione le zone più richieste sono Prati e il Centro Sotrico con soluzioni che hanno in media una superficie di 110 mq. Vista panoramica, terrazza al piano alto e la presenza di un box singolo o multiplo sono i requisiti più importanti per i clienti romani. In alcuni casi l'assenza di box può escludere l'interesse nei confronti dell'abitazione.
Dati questi che, nelle logiche e pratiche di mercato di oggi dove la filiera risulta essere il mezzo produttivo anche in campo edile, sono da prendere in considerazione non solo dagli operatori immobiliari, ma anche dal progettista che vede drasticamente cambiato il proprio campo di azione.