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12 luglio 2017

Piuarch immagina un belvedere green per Porta Nuova

Prima c’erano solo il Pirellone e la Torre Velasca, con il loro stile antitetico e quella loro immagine di icone innovative che costruiva l’identità della Milano anni ’50. Ora la vetta della Madonnina è stata superata e ogni anno si aggiunge un nuovo tassello allo skyline del capoluogo lombardo: il Palazzo della Regione, l’Unicredit Tower, la Torre Diamante, l’Allianz Headquarters e il nuovo quartiere della Generali sono le conquiste di una città in continua evoluzione e sempre più internazionale. Dagli ultimi piani di questi complessi si inizia così a guardare l’intreccio di edifici, strade, slarghi, corti nascoste e piazze ed ecco che i tetti diventano per la prima volta gli elementi più visibili del panorama. Definiscono infatti un’altra “facciata”, che deve essere ideata allo stesso modo delle superfici verticali per garantire una qualità architettonica diffusa e “tridimensionale”. È con questo proposito che Piuarch ripensa alla copertura del Porta Nuova Building, progettato dallo studio milanese a seguito di un concorso e completato nel 2013. La forma sinuosa del complesso per uffici e attività commerciali, affacciato su piazza Gae Aulenti, si arricchisce di una proposta visionaria: trasformare il tetto in una terrazza verde che possa essere vista dall’alto, migliorando quindi l’affaccio per gli edifici limitrofi e dalla quale, al contrario, si possa ammirare lo scenario del nuovo distretto milanese. Il “rooftop garden” è immaginato come uno spazio polivalente: un orto in quota, che porta il tema dell’agricoltura nel bel mezzo della città, aperto al pubblico e dotato di un servizio di ristorazione che utilizza i prodotti coltivati in loco; un luogo per concerti e manifestazioni o ancora una palestra all’aperto per corsi di yoga o altre discipline sportive. Versatile, mutevole, sociale e sostenibile, l’utopia di un’area green nel cuore di uno dei nuovi fulcri del capoluogo lombardo è ispirata agli episodi di Brooklyn e Rotterdam e prosegue idealmente l’esperienza di Piuarch dell’orto tra i cortili, per farne un modello a una scala più ampia. La copertura green del Porta Nuova Building offrirebbe così un belvedere contemporaneo e promuoverebbe un continuo e positivo dialogo con il contesto e con il concept del Bosco Verticale, contribuendo a rafforzare l’identità di piazza Gae Aulenti e dell’intero quartiere delle Varesine.
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