SUREBridge è il progetto europeo che vede la partnership tra il Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale dell’Università di Pisa, la Chalmers University of Technology di Göteborg in Svezia e, come partner aziendali, la FiberCore Europe di Rotterdam e la AICE Consulting di San Giuliano Terme (Pisa). Finanziato con circa 875mila euro, esso prevedere l’ adeguamento strutturale dei ponti stradali esistenti, tramite soluzioni innovative ed ecocompatibili.
SUREBridge rappresenta infatti una valida alternativa agli interventi di recupero tradizionali, i quali prevedono spesso opere di demolizione e ricostruzione in tempi piuttosto lunghi - creando disagi per gli automobilisti - e costi elevati, nonché un alto tasso d’inquinamento acustico ed ambientale.
La tecnica attuata prevede l’ applicazione di pannelli di fibra di vetro all’impalcato esistente, cioè alle strutture di sostegno del piano stradale, e di laminati di fibra di carbonio nella parte inferiore del ponte, sfruttando le elevate prestazioni dei materiali compositi fibro-rinforzati per ridurre al minimo le demolizioni e velocizzare le operazioni di cantiere.
In tal modo è possibile aumentare la larghezza delle carreggiate, creando piste ciclabili e pedonali: ciò è già stato attuato in via sperimentale su un ponte a San Miniato, studiandone le conseguenze strutturali a fronte di un ampliamento e rinforzo.
L’Università di Pisa ha organizzato lo scorso settembre un seminario pubblico intitolato “Un utilizzo innovativo dei materiali compositi per il recupero sostenibile dei ponti stradali esistenti” svoltosi presso la Scuola di Ingegneria, nell’ambito del quale sono stati presentate le analisi e gli avanzamenti del progetto, la cui conclusione è prevista per il marzo 2018.