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3 novembre 2014

Architettura - Expo 2015 A che punto siamo?

Turni di 24 ore per arrivare puntuali alla scadenza del 1 maggio 2015.

1.050 imprese e 1.800 persone, le persone impegnate sul campo a ritmi serrati: nella parte dove le realizzazioni sono più indietro, ( Padiglione Italia (che include il cardo, cioè la strada di 450 metri che attraversa il sito da Nord a Sud, Palazzo Italia e tutti gli edifici italiani) si lavora ventiquattro ore al giorno; nel resto del cantiere i turni sono di venti ore al giorno. Lungo il Decumano, la via lunga 1700 metri che attraversa il sito da Est a Ovest, sono in costruzione i padiglioni delle singole nazioni e già si vedono alcune strutture, come quella a rombi di legno del Cile, o lo scheletro in metallo di quella d'Israele. Quarantasei Stati sono già al lavoro in cantiere, e alla fine saranno almeno 53 con un loro edificio, record assoluto per un'esposizione universale. L'obiettivo è che concludano tutto entro la fine di marzo, inclusi gli allestimenti interni. Lungo il decumano - completamente ricoperto da vele che terranno i visitatori al riparo da sole e intemperie - si trovano anche i 9 cluster in cui sono ospitati, in base a un tema (come caffè o spezie) le nazioni che non hanno costruito una loro struttura. E poi ci sono gli edifici con i servizi, come i ristoranti. All'ingresso ovest si intuiscono le forme dell'Expo center che ospiterà uffici di rappresentanza, Rai e sala congressi e del Padiglione zero, sorta di 'museo' che introduce al tema dell'Expo (Nutrire il pianeta - energia per la vita). Ha preso forma ormai anche l'anfiteatro, per gli spettacoli all'aperto ed è quasi finito il lago, dove ora saranno posizionate 60 colonnine per gestire i getti d'acqua, con una arena che potrà ospitare 10 mila persone. La maggior parte dei lavori per i Paesi sono fatti da aziende italiane. A breve sarà posizionata la passerella che unisce l'Expo alla zona di Cascina Merlata passando sopra all'alta velocità e all'autostrada (fonte ANSA)