Vince un progetto spagnolo: è lo Student Housing, a Barcellona (HARQUITECTES+DATAAE).
Nomadismo urbano e temporaneità dell’abitare, qualità degli spazi e sostenibilità. Questi i temi premiati nell’edizione 2015.
‘Anche questa edizione ha offerto esempi di perfetta compatibilità tra qualità dell’architettura, qualità della vita ed edilizia sociale. Il Premio, di respiro sempre più internazionale, si rafforza ancor più come cardine del dibattito sul Social Housing’. Questo il commento di Valeria Bottelli, presidente degli Architetti di Milano. “In questa edizione del Premio Ugo Rivolta – ha spiegato la giuria - si è deciso di premiare la soluzione che mette al centro il tema della temporaneità dell’abitare sociale, per rispondere a esigenze specifiche quali, ad esempio, la residenza studentesca e altre forme di nomadismo urbano”.
Il vincitore della V ed. del Premio europeo di Architettura Ugo Rivolta è lo studio HARQUITECTES+DATAAE col progetto di residenza universitaria a Barcellona ‘Student Housing in Sant Cugat del Vallès’.
La giuria del Premio internazionale, indetto ogni 2 anni dall’Ordine Architetti Milano - composta quest’anno da Carmen Espegel (Spagna), Paola Dalmonte, Massimiliano Monetti, Orsina Simona Pierini e Oliver Thill (Olanda), vincitore dell’ultima edizione, e dai membri supplenti Camillo Magni e Laura Montedoro –, ha scelto HARQUITECTES+DATAAE tra i 14 finalisti (da 5 Paesi), a loro volta selezionati tra i 49 progetti (da 10 Paesi) ammessi al Premio Rivolta.
Il Premio europeo di Architettura Ugo Rivolta è rivolto alle migliori realizzazioni europee di edilizia sociale ed è punto di riferimento del dibattito sul social housing a livello internazionale.
Alle 5 edizioni del Premio hanno partecipato complessivamente 230 progetti da 17 Paesi.
Il vincitore del 2015: HARQUITECTES ((David Lorente Ibáñez, Josep Ricart Ulldemolins, Xavier Ros Majó, Roger Tudó Galí) + DATAAE (Claudi Aguiló Aran, Albert Domingo Ollé) hanno realizzato la residenza su una superficie lorda totale di 3.100 mq, (90% residenziale, 8% attrezzature pubbliche, 2% spazi comuni/collettivi).
I lavori, iniziati il 31 agosto 2010 si sono chiusi quasi 9 mesi dopo, nel maggio 2011, realizzando una percentuale di riduzione di costo rispetto al valore di mercato del 90%.
I 57 alloggi temporanei sono distribuiti su due livelli lungo due blocchi paralleli alla strada. Il secondo piano è stato concepito in modo da assecondare la topografia del luogo, senza l’utilizzo di ascensori e con una riduzione del 50% delle superfici adibite a scale e corridoi. Il patio centrale si apre all’organizzazione di eventi e incontri, così come tutto il concept è stato elaborato per permettere una connessione e interazione immediata tra gli studenti. Gli alloggi sono costituiti da un modulo prefabbricato in calcestruzzo privo di pareti divisorie interne e dotato degli elementi fissi essenziali, con finiture a secco. Ogni prefabbricato ingloba nella struttura portante gli elementi di isolamento e gli impianti. I moduli sono affiancati in successione.
Edizioni Passate: Le 4 edizioni precedenti erano state vinte dai progettisti Guillermo Vàsquez Consuegra – Spagna, 2007, Kis Péter Épìtészmuterme – Ungheria, 2009, Zanderroth Architekten – Germania, 2011 e Atelier Kempe Thill – Olanda, 2013).
Alle 5 edizioni del Premio hanno partecipato complessivamente 230 progetti da 17 Paesi.