Eco innovazione

In Europa, i rifiuti da costruzione e demolizione ammontano complessivamente al 25-30% in volume del totale prodotto (E.E.A. Report, 2012). A valle di oltre quindici anni di politiche orientate ad una progressiva riduzione e valorizzazione dei rifiuti, la Waste Framework Directive (WFD) 2008/98/CE fissa il target del 70% in peso (da raggiungere entro il 2020) per la preparazione al recupero, riuso e riciclo dei rifiuti edili non pericolosi (Report from Service contract on management of construction and demolition waste, SR1 - 2011). 
Attualmente, il livello e la capacità di riciclo e riuso di rifiuti edili varia fortemente tra gli Stati membri UE e si oscilla dall’80% di Olanda Belgio e Danimarca al 10-15% di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia ed Irlanda (E.E.A. report, 2012): ciò dipende sia dalla cultura ed evoluzione sociale che dalle tecnologie disponibili, ma anche dalle differenze tra gli apparati normativi e regolamentari dei diversi Paesi. 
In termini di potenzialità di mercato, alcune sperimentazioni condotte all’interno della strategia Eco-Innovation Plan (2008-2013) hanno dimostrato che taluni prodotti ottenuti da processi di riciclo di scarti da pre-consumo e rifiuti sono in grado di garantire pari qualità a prezzi competitivi rispetto ai prodotti ottenuti dalla trasformazione di raw materials (European Commission 2011, Defra 2010, UK Department for Environment, Food and Rural Affairs); parimenti, tali potenzialità industriali potrebbero essere sfruttate se contestualmente fosse migliorata la qualità della raccolta e fossero introdotte adeguate innovazioni tecnologiche di processo e di prodotto (Smith, 2013). 
In quest’ottica, la definizione del concetto di eco-innovazione, inteso come “the introduction of any new or significantly improved product (good or service), process, organisational change or marketing solution that reduces the use of natural resources (including materials, energy, water and land) and decreases the release of harmful substances across the whole life-cycle” (Ecoinnovation plan, COM(2011) 899), ha permesso all’U.E. di sospingere i Paesi Membri verso una politica di “transformation to a circular economy and society”. D’altra parte, questo approccio preluderebbe a un’uscita dall’attuale crisi attraverso una reindustrializzazione dell’Europa basata su un impiego efficiente delle risorse che preveda anche una corretta strategia di gestione e valorizzazione dei rifiuti/scarti/ sottoprodotti (Towards a circular economy: a zero waste programme for Europe, COM/2014/0398).
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Pubblicato su Modulo 401, giugno 2016